ESCLUSIVA IFANEWS: Marcello Minenna di Consob interviene sulle misure di assessment del rischio per gli Etf

Nel corso dell`ETF Invest Conference 2011 organizzata da Morningstar tenutasi martedì 22 novembre a Milano, il dott. Marcello Minenna, responsabile dell’Ufficio Analisi Quantitativa e Innovazione Finanziaria di Consob, ha sottolineato quanto sia attuale l’esigenza di far evolvere la normativa di trasparenza relativa ai prodotti finanziari non-equity da un approccio narrativo verso una rappresentazione sostanziale dei rischi, anche al fine di evitare possibili posizioni dirigiste che portino al divieto di vendita di prodotti in base alle etichette loro assegnate dal mercato.    In tale occasione il dott. Minenna ha presentato un`applicazione dell’approccio risk-based per la trasparenza dei prodotti non-equity al caso degli ETF strutturati. Tale approccio individua in tre indicatori sintetici le informazioni-chiave da veicolare agli investitori retail, facendo ricorso alle stesse metriche adottate dagli emittenti per lo svolgimento delle loro attività istituzionali. I tre pilastri (cioè l’orizzonte temporale d’investimento consigliato, il grado di rischio del prodotto e l’unbundling del prezzo unitamente alla rappresentazione delle performances potenziali mediante una tabella di scenari probabilistici di rendimento) qualificano compiutamente qualsiasi prodotto non-equity a prescindere dal loro grado di complessità. 

ESCLUSIVA IFANEWS: Marcello Minenna di Consob interviene sulle misure di assessment del rischio per gli Etf
 
Tali informazioni, riportate nella documentazione d’offerta in forma sintetica ed in un linguaggio facilmente comprensibile, rappresentano le informazioni minime indispensabili per porre in essere il processo di selezione progressiva (il c.d. sequential filtering) che ciascun investitore pone in essere per scegliere il prodotto, tra tutti quelli disponibili sul mercato, più adatto alle proprie specifiche esigenze: l’orizzonte d’investimento consigliato indica la prima data utile alla quale è possibile disinvestire con il ragionevole affidamento di non subire perdite, recuperando almeno tutti i costi del prodotto (la c.d. liquidity attitude); la lettura del loro grado di rischio consente di isolare i prodotti con una rischiosità in linea con la sua propensione al rischio (il c.d. risk appetite); l’ultima fase consiste nella scelta tra i prodotti del sub-campione selezionato mediante i primi due indicatori guardando alla tabella di scomposizione del prezzo ed alla tabella degli scenari probabilistici di rendimento (il c.d. return optimization).
 
 
Con riguardo alla “tabella di scenari probabilistici di rendimento”, il dott. Minenna ha sottolineato che tale rappresentazione non solo offre una misura probabilistica dei possibili rendimenti potenziali del prodotto, ma anche una chiave di lettura in termini reltivi mediante il confronto con i rendimenti potenziali sulla stessa scadenza dell’attività finanziaria priva di rischio (c.d. risk-free); risk-free che è stato identificato, già nel 2009 all’atto della revisione della disciplina Consob sul tema, nel tasso d’interesse overnight capitalizzato sulla scadenza del prodotto a motivo della presenza nei tassi d’interesse della curva swap europea, generalmente utilizzata dagli operatori mercato come risk-free nel pricing degli strumenti finanziari, del rischio di credito e del rischio di liquidità riconducibile alle banche europee che partecipano alla loro quotazione.
 
Le soluzioni tecniche dell’approccio sono state interamente formalizzate dal dott. Minenna in un recente libro, edito da Risk Books, dal titolo “A Quantitative Framework to Assess the Risk-Reward Profile of Non-Equity Products”.
 
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