ESCLUSIVA IFANEWS: Azimut lancia il fondo anticrisi che investe nel debito italiano. AssoFinance aveva ragione… (video)
ESCLUSIVA IFANEWS: Azimut lancia il fondo anticrisi che investe nel debito italiano. AssoFinance aveva ragione… (video)
“Con la tempestività che ci contraddistingue tipica di una struttura snella e poco burocratica – commenta Pietro Giuliani, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Azimut – abbiamo individuato uno strumento d’investimento da dedicare interamente all’iniziativa per l’acquisto del debito pubblico nazionale da parte dei risparmiatori italiani. In sole due settimane, è stata rivista la politica di gestione del fondo, modificati il pricing e il portafoglio e preparata la campagna pubblicitaria a sostegno del futuro della nostra Italia, in modo da essere pronti a partecipare, per primi, al BTP Day”.
Una scelta quella di un fondo comune atto a raccogliere i risparmi degli italiani in debito sovrano nostrano che AssoFinance aveva auspicato in tempi non sospetti, in quanto solo attraverso un investimento collettivo i risparmiatori possono essere tutelati e far valere la loro voce (QUI l’appello del presidente di AssoFinance).
Nella cornice dell’Hotel Armani di Milano, Azimut ha sfruttato oggi l’occasione offerta dal tanto atteso “Btp Day” per anticipare la consueta conferenza stampa di fine/inizio anno e presentare il nuovo fondo che investe al 100% in Titoli di Stato italiani (con focus particolare sui Btp).
Solidity, questo il nome del fondo, nasce anche dalle numerose sollecitazione arrivate negli ultimi tempi da molti clienti che spingevano affinchè si partecipasse ad un’iniziativa a favore del Belpaese.
Un grande vantaggio dovrebbe infatti derivare da un mercato molto “disordinato”, nel quale non si guarda troppo ai rendimenti e si vende senza limiti di prezzo, bisogna saper gestire il calendario delle aste e si deve tener conto di una BCE che compra sempre gli stessi titoli italiani (aiutandone alcuni ma abbandonandone altri), tutte situazioni che favoriscono decisamente gli arbitraggi.
“I rendimenti offerti dai Titoli di Stato italiani – continua Giuliani – sono oggi particolarmente interessanti, ma è mutato il concetto di rischio. Se prima investire in Titoli di Stato era considerato sicuro oggi deve essere preso in considerazione per una parte dei propri investimenti con l’obiettivo di diversificare il portafoglio.”
Solidity rappresenta la trasformazione di un Fondo già esistente specializzato nell’aerea euro a cui vengono scontate le commissioni di gestione del 50% (si attesterà sullo 0,6% entro fine anno).
È una Azimut quindi molto fiduciosa per il futuro dell’Italia. Per la Holding non bisogna infatti dimenticare le tradizioni e non si può nè si deve pensare di essere destinati ad essere soltanto una terra di conquista per i gruppi stranieri. Anche per questo è stata avviata di recente una collaborazione con la società tedesca di venture capital Earlybird per creare un fondo che avrà l’obiettivo di investire nelle start-up del settore tecnologico italiane.
Nelle società del nostro paese c’è ancora molto valore, ma questo spesso non traspare o è taciuto.
In questo senso è indicativa la campagna stampa che partirà in questi giorni nella quale campeggia la scritta “Ride bene chi ride ultimo” (con un neanche troppo velato riferimento agli atteggiamenti di Merkel e Sarkozy).
A margine della conferenza ecco le domande dei giornalisti a cui hanno risposto Guido Casella e Pietro Giuliani
1) Qual è l’idea di possibile rendimento/rischio sul fondo? “Fintanto che non si arriverà alla stabilità i rendimenti non cambieranno. Quando il vento girerà, cambierà anche il sentiment del mercato. Le scadenze anche solo contenute possono diventare rischiose e si allungano le durate finanziarie. Oggi non ne vale la pena, si devono tenere quei titoli a medio-breve meritevoli, come ad esempio i cct con scadenza dicembre 2014 che han preso una cedola del 6,5%, con un rendimento implicito del 10%`.
2) Cosa faranno i clienti? “ Tutti fanno fatica a fare tutto, ma ci si aspetta una crescita del fondo (ora c’è oppressione dei media internazionali). Ci si aspetta una base sui centinaia di milioni (incassare meno vorrebbe dire che le cose non vanno bene`.
3) Quali sono i tempi tecnici per l’autorizzazione del fondo? “E’ già pronto da oggi. Il regolamento verrà modificato nel tempo, ma posso già fare oggi quello che il regolamento dice che potrò fare domani.”
4) Quali sono le previsioni per il bilancio Azimut del 2011? “Per quanto riguarda la raccolta, a ottobre sono stati presi 150 milioni netti di risparmio gestito. Merito soprattutto di investitori internazionali che stanno ridando ciò che han tolto a inizio anno. Per i dividendi ci sarà quello che è sempre stato dato. In fine per gli utili si attendono i dati definitivi di novembre. L’ultima trimestrale era a 54,7. Non sarà un risultato brillantissimo, ma si sta dando un po’ di performance. Azimut ha agito con disciplina e non ha mai scommesso su titoli finiti in default, quindi non c’è
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