ESCALATION IN SARDEGNA CONTRO GLI IMPIANTI EOLICI E FOTOVOLTAICI DI TAGLIO INDUSTRIALE
Giannina Puddu, 11 settembre 2024.
La leggendaria Agatha Christie affermava: “«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».
E, giustappunto, in Sardegna, siamo a tre casi.
Tre casi di attacchi aggressivi agli impianti di taglio industriale, eolici e fotovoltaici.
La "prova" è la dimostrazione concreta e cruenta del profondo malessere che serpeggia nell'Isola che sta cercando di difendersi da ciò che è percepito come un vero atto di guerra, perchè, negli effetti che provoca sul territorio somiglia troppo ad un assedio armato, anche se di bulldozer e non di bombe e/o carri armati.
I "Comitati", i "Gruppi", le "associazioni", molti sindaci e una valanga, ormai, di cittadini sardi stanno cercando, nel rigoroso limite della legalità e del dialogo, di evitare che ampie porzioni di terra siano stuprate per far posto agli impianti eolici e fotovoltaici di taglio industriale.
I "Sardi" sono attaccati alla loro isola, c'è un'identificazione diretta e totale tra i "Sardi" e la "Sardegna".
Violare la Sardegna è come violare la "madre" e, questa madre, oggettivamente, ha già subito troppo, nel tempo...
Questo è un fatto che deve essere compreso, dalle Istituzioni, locali e nazionali.
La mattina del 26 agosto c'è stato il primo caso di boicottaggio contro una pala di circa 50 metri.
Ignoti, hanno svitato i bulloni della base che teneva fissato il generatore sul piedistallo della turbina, dando luogo al rischio altissimo di abbattimento a terra della grande pala che avrebbe potuto uccidere persone o animali, all'impatto al suolo.
Nella notte tra il 29 e il 30 agosto si è verificato il secondo caso, con un attentato incendiario che ha colpito il cantiere della Vestas, a Villacidro.
E' stato appiccato il fuoco ai teli di protezione della base di tre pale giacenti al suolo in attesa di installazione.
Il terzo caso, ieri 10 settembre, con un attentato notturno a Tuili.