ENASARCO. RIDATE I SOLDI AI 650.000 (!!!) LEGITTIMI PROPRIETARI. 9,2 MILIARDI DI EURO!
Redazione, 27 settembre 2021. La questione dei `contributi silenti`, pari a circa 9,2 miliardi di euro. `silenti` in quanto silenziati per legge, non impediscono ai legittimi proprietari di covare un disagio profondo e pari disappunto, diciamo così per essere educati...
Sono finiti, pare, i bei tempi in cui il Movimento 5Stelle sembrava schierato dalla parte degli agenti di commercio, vittime di evidenti abusi e indiscutibili scippi....
Nel 2015, dichiaravano:
Enasarco, l’ente previdenziale degli agenti di commercio, ha scommesso i soldi delle pensioni degli iscritti nella roulette russa della finanza spericolata e dei derivati.
Ha provato a coprire i buchi con artifici contabili e con una gestione del patrimonio immobiliare che ha calpestato le prerogative degli inquilini.
Il M5S segue questa vicenda da quasi due anni e nell’ultima audizione, in Commissione, della Fondazione Enasarco avevamo presentato formale richiesta di commissariamento dell’ente, fornendo un approfondimento sui bilanci Enasarco e sulle procedure di autorizzazione dei conferimenti del suo patrimonio immobiliare.
Commissariamento bocciato!
Per fortuna, oggi (2021), l`onorevole Walter Rizzetto (Fratelli D`Italia) riprende la questione scandalosa, e la porta in Commissione.
Nella sua interrogazione del 24 marzo 2021, si legge, tra l`altro:
Nello specifico, i cosiddetti « silenti » sono i contributi versati all’Enasarco, che vengono di fatto persi dagli ex agenti e rappresentati di commercio, che non raggiungano il minimo di anni di contribuzione previsti dal regolamento Enasarco.
Addirittura, vi sono centinaia di migliaia di ex lavoratori che hanno versato i contributi obbligatoriamente, anche per 18 anni, per una pensione complementare che non è stata mai corrisposta, nemmeno in parte;
a ciò si aggiunge l’anomalia per la quale, nonostante Enasarco sia una cassa previdenziale ed integrativa privata, sussiste l’obbligo di iscrizione all’ente per tutti gli agenti e rappresentanti di commercio, pur essendo gli stessi già tenuti ad iscriversi all’Inps.
Si tratta, dunque, di un’evidente discriminazione in danno di tali lavoratori che rappresentano l’unica categoria per cui è previsto l’obbligo di duplice contribuzione, con l’aggravio, come predetto, di vedersi negato il riconoscimento della pensione integrativa, qualora cessi l’attività prima del raggiungimento dei 20 anni di versamenti obbligatori, poiché, in tal caso, Enasarco non riconosce alcun diritto e non prevede nemmeno la restituzione delle somme versate;
l’ente, dunque, trattiene una notevole quantità di «contributi silenti o improduttivi», poiché sono molti gli agenti e i rappresentati di commercio che non raggiungono i requisiti richiesti;
Enasarco prevede la possibilità di continuare volontariamente il versamento contributivo una volta cessata l’attività di agente di commercio, ma tale opzione non risulta conveniente, soprattutto, per chi ha versato i contributi per pochi anni”.
In Commissione alla Camera, la Sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali (Governo Draghi), Rossella Accoto (Movimento 4Stelle!!!), ha risposto all` interrogazione, affermando, tra l`altro:
Al riguardo, si evidenzia che, nel sistema previdenziale obbligatorio pubblico, del quale la prestazione corrisposta dall`Enasarco è integrativa, non è previsto il rimborso dei contributi versati qualora gli stessi non producano, per mancanza dei necessari requisiti, la liquidazione di una prestazione pensionistica.
Ciò in quanto tale sistema è basato su principi solidaristici generali e non sulla rigida considerazione della posizione contributiva del singolo assicurato.
In che senso?
Tutta la Previdenza privata ha carattere `integrativo` ma rispetta altre regole!
Quali `principi solidaristici`?
Enasarco è una Fondazione privata!
Nel `privato`, la solidarietà si rende solo su base `volontaria` mentre nel caso vige un obbligo!
Ed ancora:
Infatti, i 15 anni di anzianità contributiva originariamente previsti dalla legge n. 12 del 1973 sono stati innalzati dall`Ente per adeguarli al requisito ventennale introdotto, a regime, dal decreto legislativo n. 503 del 1992 (c.d. riforma Amato) per gli iscritti all`assicurazione generale obbligatoria (AGO) presso l`INPS.
Il decreto Legislativo n. 503 del 1992, deve essere corretto!
Inoltre, aveva dichiarato la 5Stelle Accoto:
L`Enasarco è stato trasformato in ente di diritto privato ai sensi del decreto legislativo n. 509 del 1994 e, con decreto ministeriale del 16 giugno 1997, l`Ente è divenuto una fondazione di diritto privato.
Infatti! Quindi il confronto deve essere fatto con le Compagnie di Assicurazione alle quali ci si rivolge su base volontaria con le Polizze Vita e con effetti relativi sia nel caso dell`erogazione delle rendite che nel caso di rimborso del capitale versato.
L`Enasarco è stato trasformato in ente di diritto privato ai sensi del decreto legislativo n. 509 del 1994 e, con decreto ministeriale del 16 giugno 1997, l`Ente è divenuto una fondazione di diritto privato.
In quanto Ente Privato deve essere assoggettato alle stesse regole della Previdenza privata e per mantenerlo in vita (condizione ormai indispensabile), mantenendo l`obbligo dei versamenti oltre l`obbligo verso l`INPS.