Eh no! Non hai il rating! (e a Basilea fischiano le orecchie)

Leggo cose che mi lasciano sbalordito. L’ultima sabato 8 giugno, sul “Corriere”, e per leggerle devo sempre andarle a cercare col lanternino, chissà come mai.

Le banche riducono ancora il credito alle aziende – le piccole! – e alle persone che dovrebbero sostenere i consumi. E la giustificazione è, o meglio sarebbe, perché sono aumentate le “sofferenze”.

E nessuno dice niente! Nessuno fa niente! Per “nessuno” intendo nell’ordine: governo, politici, economisti, sindacati, associazioni di categoria, noi cittadini!

Meglio litigare sull’Imu, sull’ Iva, il costo del lavoro e la diaria.

Una semplice equazione: se io (Banca) ti do denaro tu Impresa investi, aumenti la produttività crei lavoro e tu Persona che lavori torni ad acquistare beni, ad accendere mutui, a sostituire l’ automobile. Se l’impresa lavora e dà lavoro, se le persone spendono, magari senza gli eccessi del passato ma spendono, forse le  sofferenze si potranno ridurre.

Certo, bisogna avere capacità di analisi e professionalità adeguate per poter capire quali sono le aziende che hanno possibilità di crescita e sviluppo anche se sono oggi in asfissia  finanziaria. E lo stesso dicasi per imprenditori, i professionisti , i progetti, i prodotti e i mercati su cui  puntare.

Insomma occorre che la banca torni a fare fare la banca!

Perché, care banche, non voglio smettere di ricordarvelo, questo è il vostro mestiere ed essersevene dimenticate  in anni passati ha portato l’economia al disastro che abbiamo sotto gli occhi.

Basta entrare in una qualsiasi delle tante – troppe – agenzie sul territorio e ti trovi davanti un funzionario, il piu delle volte “incazzato” anche lui (perché vogliono che raccolga più risparmio per fare il budget ma poi gli bocciano tutte le pratiche) che inserisce i dati del tuo ultimo bilancio e sentenzia che il prestito non te lo può dare perché «Non hai il rating! Secondo Basilea non hai il rating».

Non ha guardato chi sei, che fai, se riesci a crescere, se il tuo prodotto ha mercato, se la tua azienda è strutturata. Niente: per Basilea 1,2,3 e 4 non hai il rating.

E se – incazzato a tua volta – gli chiedi «Come faccio ad avere il rating se c’è la crisi e avrei bisogno di investire per crescere e migliorare il mio bilancio…», il buon funzionario  talvolta  con imbarazzo, più spesso con fastidio, non risponde, oppure ti dice: «È colpa di Basilea!».

La verità è che oggi la maggior parte degli Istituti di Credito han trovato il modo di fare ancora speculazione: giocando a proprio favore sui tassi – vedi differenza tra il denaro che hanno ricevuto dalla BCE e quello con cui “lo lavorano”  – e continuano così ad evitare di fare le banche. Cioè continuano a ” guadagnar facile” senza fare il loro lavoro.

E che ancora a troppi, tra governo, politici, economisti, sindacati, associazioni di categoria, e aggiungiamo pure la stampa, forse non conviene mettere sotto accusa le banche.

A cura di Carlo Bassi
Amministratore Delegato
BacktoWork24

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