EFFETTO TRUMP. LE PRIME SCOSSE IN AREA UE SUL GREEN DEAL
Giannina Puddu, 28 gennaio 2025.
Era scontato che l'onda lunga e potente della nuova presidenza americana avrebbe raggiunto le sponde dell'UE.
E, l'aspettavamo:
https://www.ifanews.it/trump-pale-eoliche-uguale-spazzatura-reset-urgente-in-italia-25-buone-ragioni-per-la-patriottica-gorgia-meloni-quando-ne-prendera- atto-il-governatore
Sono bastati pochi giorni per assistere ad una serie di posizioni contrarie al cosiddetto "Green Deal" dell'Unione che vorrebbe portarci ad un impatto zero sul clima entro il 2050, passando dagli obiettivi intermedi al 2030.
Anche i governi di Francia e Germania , con toni che al momento sembrano solo sussurrati, stanno rivedendo le loro posizioni sulla politica climatica e sulla transizione energetica.
Tra tutte, la posizione più esplicita, è quella del leader dell'estrema destra francese Jordan Bardella (protetto di Marine Le Pen ) che oggi ha rivolto un appello urgente ai conservatori dell'UE affermando che è giunto il momento di uccidere il Green Deal europeo , tutti insieme.
Bardella ha chiesto il sostegno dei gruppi conservatori dell'UE.
Il Partito Popolare Europeo di centro-destra, i Conservatori ei Riformisti Europei di destra, i sovranisti di estrema destra.
Rivolgendosi a questi gruppi ha chiesto supporto per organizzare un dibattito al Parlamento europeo su una "sospensione temporanea del Green Deal" con votazione successiva.
Ha scritto Bardella che Il Green Deal “bloccherà l'Europa in un'economia consumistica e ci relegherà ai margini del mondo”.
Ha sollecitato i quattro gruppi di destra a contarsi e ad unirsi perché con l'unità avrebbero la maggioranza dei seggi in Parlamento.
Ha aggiunto che sarebbe una “maggioranza alternativa” contro la sinistra che, attraverso l’ideologia, minaccia la crescita.
La battaglia dell'estrema destra europea contro il Green Deal e contro le misure introdotte per contrastare il cambiamento climatico è storia vecchia e sostenuta affermando che le regole imposte agli Stati dell'Unione avrebbero fatto crollare l'economia dell'UE.
In effetti...
Per adesso, per conto del gruppo PPE (il più grande dei quattro), l'eurodeputato tedesco Peter Liese, portavoce per le questioni ambientali e climatiche, ha risposto che "A Bardella direi semplicemente 'No'".
Ma, il PPE potrebbe cambiare portavoce e posizione rivalutando l'ipotesi di comporre una "maggioranza alternativa" a quella attuale.
Prima di Bardella, il primo ministro polacco Donald Tusk, durante un intervento al Parlamento europeo, aveva asserito che l'UE deve adottare una revisione “completa e molto critica” del Green Deal dell'Unione.
Per rendere bene la sua idea aveva spiegato che "Se andiamo in bancarotta, a nessuno importerà più dell'ambiente mondiale".
Lanciato nel 2019 da Ursula von der Leyen, il Green Deal è stato adottato nel 2023 introducendo il più alto obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.
Il partito di centro-sinistra S&D, ha opposto resistenza con l'eurodeputata spagnola Iratxe Garcia che ha ripetuto la solita solfa che continua a perdere consenso: "La nostra unione sopravviverà solo se continueremo a implementare il Green Deal, l'unico strumento in grado di garantire la sopravvivenza del nostro pianeta".