Ecofin, nulla di fatto sui requisiti bancari

Il consiglio Ecofin rinvia una decisione definitiva sulla proposta di direttiva sui nuovi requisiti di capitale per le banche (Crd4).

Ogni accordo finale e` rimandato ``alle prossime settimane`` constatata che non c`e` l`unanimita` tra i ministri dell`Economia e delle Finanze dei paesi dell`Ue. Contraria la Gran Bretagna ai tetti massimi per i bonus ai manager, con la Germania che chiede di trovare un modo per avere l`unanimita` su un voto ritenuto ``tutt`altro che facile`` dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble.

A dare l`annuncio del rinvio Michael Noonan, ministro delle Finanze dell`Irlanda, paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio europeo.

``Il Consiglio prende atto che c`e` una maggioranza sul compromesso e chiede al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) di chiudere il negoziato. Ne riparleremo le prossime settimane``.

Alla richiesta di unanimita` avanzata da Schaeuble si associano i Paesi Bassi e anche l`Italia. Il nostro paese comunque sostiene l`accordo. ``Se ci fossero ancora dei giorni per trovare a livello tecnico un accordo all`unanimita` sarebbe meglio, ma l`Italia - sostiene il ministro dell`Economia, Vittorio Grilli - sara` d`accordo con questa proposta di compromesso``.

Il compromesso sul Crd4 prevede un tetto ai bonus dei manager. In particolare la loro remunerazione non potra` superare la soglia massima degli stipendi, ma gli azionisti potranno decidere di aumentare il bonus del dirigente anche fino al doppio del suo stipendio. La decisione deve essere votata da almeno il 65% degli azionisti che detengono la meta` delle azioni, o dal 75% dei voti in caso di mancato quorum. Per una maggiore trasparenza prevista l`obbligo per le banche di pubblicare, in ogni paese in cui sono attive, i dettagli delle loro attivita` (in particolare delle informazioni relative a profitti, tasse pagate e sussidi ricevuti). Nel testo oggetto di esame anche la concessione di requisiti di capitale aggiuntivi per tutte quelle banche considerate `troppo grandi per poter fallire`, vale a dire quegli istituti creditizi la cui eventuale bancarotta rischia di provocare serie conseguenze per l`economia reale e il sistema finanziario. Oltre agli attuali requisiti minimi (fondo di risoluzione minimo per ogni banca pari ad almeno l`8% della liquidita` per far fronte ai rischi), a queste banche viene concesso un capitale aggiuntivo fino al 3,5%, portando cosi` la quota di protezione all`esposizione di rischi fino all`11,5% della disponibilita` patrimoniale.

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