E la crisi macina l’ennesimo morto
Può destare impressione la morte di un uomo di 65 anni, apparentemente di infarto, durante gli scontri di piazza tra polizia e manifestanti nel centro di Atene, per le recenti scelte della troika. Eppure di morti se ne vedono ogni giorno. E non stiamo parlando di chi si da fuoco per impressionare, di chi si uccide per il troppo dolore di vita da reggere.
Stiamo parlando della morte delle nostre ambizioni, ricoperte dal fango di un mondo alla deriva dei propri escrementi morali. Stiamo parlando dell’assassinio dei nostri affetti, trucidati dall’impossibilità di viverli serenamente. Stiamo parlando della scomparsa della pietà, elemento che nobilita l’essere umano e lo differenzia dalla bestia. Stiamo parlando della dipartita delle nostre illusioni. Quelle che, si sa, aiutano a (soprav)vivere.