E' IN ITALIA IL PIU' GRANDE ARSENALE MILITARE USA BASATO ALL'ESTERO

Redazione, 28 ottobre 2023.

Il 19 aprile 2023, Geopop.it aveva pubblicato un'indagine relativa alla presenza delle basi militari americane nel mondo.

Aveva premesso: In tutta la storia dell'umanità non era mai capitato che le forze armate di un Paese fossero così tanto presenti nel mondo come quelle degli Stati Uniti, sia in termini di quantità di mezzi e uomini sia in termini di distribuzione nello spazio. Basti pensare che solamente negli ultimi vent’anni il governo americano ha speso la cifra enorme di 8 trilioni di dollari per finanziare la "guerra al terrore" in Medio Oriente e che attualmente almeno 170 Paesi nel mondo accolgono militari USA e almeno 76 Stati ospitano in totale circa 642 basi.

Aveva riferito del Professor David Vine, dell'American University di Washington che aveva approfondito censendo almeno  642 basi in 76 Paesi su dati aggiornati al luglio 2021 e che molte informazioni rimangono segrete.

Gli USA sono presenti in almeno l'87% dei Paesi del mondo.

Particolarmente fitta la presenza di basi militari USA in Germania (almeno 123 basi) e in Giappone (almeno 113 basi) , i due principali Paesi sconfitti durante la Seconda Guerra Mondiale.

La base di Ramstein, in Germania, è la più grande in Europa, e occupa più di 1400 ettari di territorio (14,4 km2).

Segue  la Corea del Sud, con almeno 79 basi.

Al quarto posto, l'Italia con almeno 49 basi americane, ma pare che se all'elenco si aggiungessero i siti minori, il totale italiano sarebbe pari a più di 120...

Il 27 gennaio del 2021, Mario D' Acunto firmò un articolo pubblicato sul sito di  Scienza & Pace Magazine (curato dal Centro Interdisciplinare "Scienze per la Pace" dell’Università di Pisa) dal titolo Camp Darby, il convitato di pietra che nessuno vede.

In apertura scrisse che la base militare di Camp Darby (CD) nacque nel 1951 a seguito di un accordo segreto fra governo statunitense e Pentagono, da una parte, e il ministero degli esteri italiano dall’altra, prevedendo una durata di 40 anni, divenuti, successivamente 45.

Nel 1996 (Presidente del Consiglio Aldo  Moro, Affari esteri Amintore Fanfani, Ministro dell'' Interno Paolo Emilio Taviani-NDR), nonostante la caduta dell'URSS e la fine della "guerra fredda", la decisione di protrarre la presenza USA a CD di fatto sine die e con i termini dell'accordo ancora rigorosamente segreti.

Aveva scritto D'Acunto: La base, che è, a tutti gli effetti, una base militare USA anche se ospita un comando NATO, occupa circa 2mila ettari, oggi parte integrante del Parco di Migliarino-S. Rossore, in provincia di Pisa anche se si trova a poche centinaia di metri dall’abitato di Stagno, cioè dall’estrema periferia di Livorno.

Infatti nei documenti ufficiali CD viene solitamente definita come la base di Livorno.

La base viene gestita dall’U.S. Army che l’ha fatta diventare il deposito di materiale bellico più grande al di fuori del territorio statunitense, come confermato recentemente dall’attuale comandante, il col. Erik Berdy, che durante una intervista al direttore de La Nazione, ha riferito che CD è il più grande arsenale USA al di fuori della madrepatria e che dal 1990 è quasi sempre movimentato in occasione dei diversi conflitti in atto......

...La funzione della base nel quadro dell’imperialismo USA

Grazie alla sua posizione al centro del Mediterraneo la base ha svolto una funzione fondamentale nelle operazioni belliche dell’imperialismo statunitense in Medio Oriente, specie negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso.

A CD si rifornirono le portaerei che colpirono la Libia nei raid contro Gheddafi nel 1986, da CD partirono le munizioni che bombardarono Beirut ad inizio anni ‘80, da CD partirono buona parte delle munizioni impiegate nella guerra contro l’Iraq, sia nella prima Guerra del Golfo, operazione Desert Storm anno 1991, che nella seconda Guerra del Golfo, 2003 e successiva occupazione irachena, ma da CD partirono anche grandi quantitativi di armi destinate ai gruppi paramilitari centroamericani impegnati a spegnere nel sangue le lotte popolari (Grimaldi e Scalettari 2014).

Nel 1988, infatti, si scoprì che dal porto di Livorno erano partite diverse centinaia di tonnellate di armi dirette ai fascisti honduregni e nicaraguensi.

Mentre già nel 1986 si era scoperto anche che la base di Livorno era stata al centro di un traffico segreto di armi verso l’Iran, ne seguì uno scandalo noto come Irangate dove fu dimostrato il coinvolgimento della CIA con la connivenza dei servizi segreti e del governo italiano (Desiderio 1999).

Con lo scoppio della guerra in Yemen nel 2015, che vede contrapposte le forze degli Huthi, sostenute tra l’altro dall’Iran, che controllano la capitale Sana’a, contro le forze leali al governo di Abd Rabbuh Mansur Hadi, con sede ad Aden, sostenute dall’Arabia Saudita, nel porto di Livorno si assiste a un crescente traffico di navi cargo militari, fra CD e il fronte di guerra Yemenita lungo la via marittima di Livorno-Aqaba-Gedda, di navi appartenenti alla flotta PSM, Programma di Sicurezza Marittima.

Programma grazie al quale, tramite una partnership pubblico-privato, il Dipartimento della Difesa USA rifornisce con  una potente flotta di proprietà privata, con bandiera ed equipaggio statunitensi, le linee del fronte di mezzi militari ed equipaggiamento per le unità militari trasportabile su container, veicoli per il trasporto truppe, carri armati, elicotteri (Dinucci 2017a).

Nel seguito, D'Acunto ha posto l'accento sul fatto che  finita la guerra fredda, invece di chiudere la base, la si è potenziata...

Figura 3. Distribuzione dei principali siti militati USA in Italia (Paragano 2008).