I dazi compensativi possono fermare l`avanzata della Cina?
«In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando è necessario che il Governo Monti, al fine di tutelare i lavoratori e le imprese italiane dal dumping valutario cinese, intraprenda tutte le iniziative necessarie per ottenere le stesse garanzie previste dal congresso americano, compresa l`introduzione di dazi compensativi, per combattere uno dei principali motivi della crisi manifatturiera europea ed italiana legata al boom dell`export cinese». A chiederlo - ripreso da AdnKronos - è il deputato della Lega Nord Alberto Torazzi, capogruppo per il Carroccio in Commissione Attività produttive. La valuta cinese renminbi/yuan, sottolinea l`esponente della Lega, «fin dall`ingresso nel 2001 della Cina nel Wto, utilizza un cambio fisso col dollaro in luogo della normale fluttuazione di mercato».
Dopo che il Congresso Usa, rileva Torazzi, «ha stimato la sottovalutazione dello Yuan al 30-40% e dato che trasposto sull`euro equivale ad un differenziale del 60-70%, in considerazione del fatto che lo stesso Congresso Usa sulla base di tali analisi ha votato una serie di tassi compensativi legati al recupero del dumping valutario, crediamo che sia necessario che anche nel nostro Paese, eventualmente anche in concerto con l`Ue, si pensi ad attuare misure simili rilevando anche che l`export cinese è già sotto accusa per violazione delle norme sulla concorrenza per dumping sociale ed ambientale, nonchè per la violazione delle norme sulla sicurezza dei prodotti».