E` delineata la strada per la vigilanza bancaria
Dopo lo scontro di ieri tra Francia e Germania, i leader della Ue hanno trovato un accordo per portare avanti la creazione di un meccanismo unico di sorveglianza bancaria affidato alla Bce a partire dal prossimo anno. Lasciando aperte molte questioni controverse, il compromesso consente sia al presidente francese Francois Hollande che alla cancelliera tedesca Angela Merkel di dichiararsi soddisfatti.
Nonostante sia il frutto della politica di `due passi indietro ed uno avanti`, che caratterizza da sempre la faticosa integrazione europea, l`accordo fissa due importanti paletti: tutte le 6000 banche della zona dell`euro saranno gradualmente sotto la supervisione della Bce entro il 2014; con il meccanismo unico di vigilanza, sarà possibile la ricapitalizzazione diretta delle banche in sofferenza attraverso il fondo salva Stati Esm. La Germania ha cercato fino all`ultimo di limitare la sorveglianza alle sole banche `sistemiche` (alcune decine), escludendo dalla vigilanza unica quelle locali, incluso le potenti Sparkassen regionali, ma alla fine ha dovuto cedere. Berlino è rimasta invece inflessibile nell`evitare di indicare una data per l`avvio della ricapitalizzazione diretta e per limitarla alle sole perdite future. `Non ci sarà retroattività. Questa idea è completamente lontana dalla mia testa`, ha messo in chiaro `frau` Merkel. Se confermata, questa posizione impedirà al governo spagnolo di ridare ossigeno ai propri istituti di credito, asfissiati dalla bolla immobiliare, passando direttamente dal fondo salva Stati. Ma il primo a fare buon viso a cattivo gioco è stato proprio il premier spagnolo Mariano Rajoy che si è dichiarato soddisfatto dell`accordo ed ha escluso che la ricapitalizzazione delle banche spagnole sia una `questione di urgenza`. `Non è la preoccupazione maggiore del mio governo`, ha assicurato Rajoy, ribadendo che é solo compito suo chiedere gli aiuti `quando e se necessario`.
La richiesta di un salvataggio spagnolo resta quindi un`incognita. Al contrario della Merkel, Hollande è a favore della retroattività, cioé della possibilità che l`Esm consideri gli asset tossici accumulati nel passato dalle banche. Ed anche il premier Mario Monti è possibilista: `Ad un certo punto del 2013 l`effettiva operatività anche della ricapitalizzazione diretta delle banche senza passare dagli Stati si dovrebbe avere`, ha detto a `caldo` la scorsa notte. Il premier ha oggi rilevato che `non era ovvio che le conclusioni` del summit Ue `fossero approvate all`unanimità. Alcuni stati membri, ad esempio, avrebbero preferito lasciare indeterminata la data di partenza della supervisione unica`, ha riferito Monti. Altro motivo di soddisfazione per Francia, Italia e Spagna è la bocciatura registrata a Bruxelles dell`idea del supercommissario Ue, sorta di `zar` dei conti europei, che era stata lanciata con grande vigore dalla Germania alla vigilia del vertice. Mentre è stato il presidente francese Hollande ad indicare il primo gennaio 2013 come data in cui far entrare in vigore la Tobin Tax, ovvero la tassa sulle transazioni finanziarie, sulla quale si andrà avanti con cooperazione rafforzata. In questi due giorni, i leader hanno constatato che la zona dell`euro è più stabile (come dimostra il forte calo degli spread), ma che ci sono ancora forti ritardi sul fronte delle misure per la crescita e l`occupazione. `Le acque sono più calme`, ha dichiarato il presidente del Consiglio Herman van Rompuy. Per la prima volta da due anni non al centro dei negoziati, la Grecia ha ricevuto parole di incoraggiamento. Il premier greco Antonis Samaras si è mostrato fiducioso sull`atteso esborso della prossima tranche di aiuti da 31,5 miliardi entro metà novembre. Samaras ha avuto un breve colloquio con la Merkel e riferito di avere invitato ad Atene sia Hollande che Monti. A giocare il ruolo del guastafeste, è stato ancora una volta il premier britannico David Cameron, che ha annunciato il veto sul bilancio pluriennale 2014-2020 se sarà `inaccettabile` per il Regno Unito. A questa questione sarà interamente dedicato il summit del 22-23 novembre, che si preannuncia una maratona `non-stop`. `Ci permetterà di fare diverse nottate`, ha preannunciato Hollande ai giornalisti. Cameron ha anche rifiutato l`invito lanciato a tutti i leader Ue da Van Rompuy di recarsi a Oslo per ritirare il premio Nobel per la pace, rilanciando invece l`idea di inviare 27 bambini.
A cura di Marisa Ostolani