Due pesi e due misure nella riduzione del deficit

«Due pesi e due misure» nei confronti di Spagna e Ungheria, che non hanno rispettato gli obiettivi di riduzione del deficit. È l`accusa rivolta all`Ue dal ministro austriaco delle Finanze, Maria Fekter, dopo che ieri l`Eurogruppo ha concesso alla Spagna di ridurre il deficit nel 2012 non al 4,4% come inizialmente concordato con Bruxelles, ma al 5,3%.

L`Ecofin deciderà invece oggi sulla sospensione dei fondi Ue nei confronti dell`Ungheria, che, secondo la Commissione, non ha preso misure strutturali ma solo «una tantum» per ridurre il suo indebitamento, che a politiche invariate sforerà il tetto del 3% nel 2013. «Dobbiamo trattare tutti i Paesi nello stesso modo», ha attaccato la Fekter, affermando che «con la Spagna non abbiamo immediatamente fatto uso delle sanzioni, mentre, data la pressione posta sull`Ungheria, ho la sensazione che stiamo usando due pesi e due misure». Per questo il ministro delle Finanze di Vienna si è detta disponibile ad appoggiare un rinvio della decisione dell`Ecofin sulla sospensione dei fondi Ue a Budapest.

Una presa di posizione che ha visto una puntuale replica. «Non siamo clementi e non siamo particolarmente duri con uno Stato membro piuttosto che un altro. Noi siamo rigorosi con le scadenze per le correzioni (di bilancio), che sono l`obiettivo principale del Patto di stabilità e di crescita»: lo ha detto il portavoce del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn rispondendo a chi accusava Bruxelles di riservare alla Spagna un trattamento più favorevole rispetto all`Ungheria.

«Nel caso dell`Ungheria la scadenza era il 2011, nel caso della Spagna la scadenza è nel 2013, questo è ciò che è stato deciso dal Consiglio», ha sottolineato il portavoce. «Parlando in generale, la Commissione è sempre attenta ad applicare le regole relative alla procedura per deficit eccessivo in modo coerente» indipendentemente dal paese, ha proseguito: «Noi proponiamo misure concrete solo dopo un esame attento e globale, che in genere avviene nel contesto delle previsioni di primavere e di autunno dei servizi della Commissione. Così è stato per l`Ungheria e per altri Stati membri». Come è noto, ieri l`Eurogruppo ha concesso alla Spagna un margine sull`obiettivo di taglio del deficit per il 2012: dal 5,8% annunciato dal governo, deve scendere di 0,5%, ovvero deve arrivare al 5,3% invece del 4,4% negoziato con Bruxelles. «Nel caso della Spagna c`è un forte impegno rispetto alla scadenza del 2013, così come è stato stabilito nella procedura per deficit eccessivo relativa al Paese - ha concluso il portavoce di Rehn -. Quello che è stato fatto ieri è assicurarsi che abbiamo un cammino credibile e convincente per il consolidamento fiscale: quindi potenziare gli sforzi nel 2012 in modo da trovarsi in una posizione solida per raggiungere l`obiettivo nel 2013».

``