Draghi e la panacea del fisco
«Vediamo segni continui di stabilizzazione dell`economia dell`area dell`euro, anche se ancora ad un livello basso» ma «la situazione dei mercati finanziari è nettamente migliorata in risposta alle misure della Bce». Lo ha affermato il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi in un intervento a Parigi, in cui ha riconosciuto come «il miglioramento è dovuto anche ai progressi compiuti dai governi dell`area dell`euro verso l`accettazione di norme fiscali comuni e vincolanti e dai progressi di molti paesi sulla via del consolidamento fiscale e delle riforme economiche».
Per Draghi «i paesi dovrebbero utilizzare questa fase di stabilizzazione finanziaria per compiere ulteriori progressi nei loro programmi di riforma economica, rafforzando il loro potenziale di crescita, rilanciare l`occupazione e rafforzare la competitività». Inoltre, «le banche dovrebbero sfruttare questo scenario più favorevole per rafforzare ulteriormente la loro capacità di resistere agli choc» ha detto Draghi. «Per quanto concerne la politica monetaria - ha aggiunto il presidente della Bce - la crescita sarà sostenuta dai bassissimi tassi di interesse a breve termine e da tutte le misure adottate dalla BCE per favorire il corretto funzionamento del settore finanziario dell`Eurozona». Draghi ha quindi sottolineato come le recenti iniezioni di liquidità a medio termine «sono state centrali per far tornare le banche a svolgere il loro ruolo fondamentale per l`economia reale» visto che «rappresentano oltre due terzi del finanziamento esterno delle imprese nell`area dell`euro. Le banche sono particolarmente importanti per le piccole e medie imprese, che rappresentano quasi tre quarti di occupazione nel settore privato».