DOW SUI MASSIMI E VIX SUI MINIMI

DOW SUI MASSIMI E VIX SUI MINIMI

Milano, 14 luglio 2024. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari

C'eravamo ultimamente quasi dimenticati dei vari assett che intanto piano piano continuavano intanto a crescere, incuranti delle 2 guerre, di forti segnali di stagnazione dei consumi e delle relative produzioni, oltre che dei ripetuti battiti in testa dell' inflazione reale, non certo quella sbandierata, dai vari stati e depurata dai consumi reali, core ed energetici. 
Ma tant' è, ci siamo accorti per esempio che il Dow Jones è ritornato quasi sui massimi di poco oltre 40000 ed il Vix quasi sui minimi di poco sopra 12,50.
Ma non solo... anche il dollaro dopo l' irrazionale fase positiva e di rafforzamento contro euro, conclusa in area 1,06  si è portato ben oltre, indebolendosi di ben oltre 3 figure, fino a lambire la prima area tecnica di 1,0950.
E che dire dell' Oro  e dell' Argento anche loro quasi sui massimi di oltre 2400 dollari l' oncia il primo, come l' Argento ritornato quasi sui massimi di 32, comunque molto volatile e che per noi sarà il primo a rompere intraday  questi massimi.
Storia a parte il Petrolio greggio Americano, il WTI, che ha toccato anche gli 84 dollari il barile e che viaggia contrarian alla debolezza del dollaro.
Un quadro comunque che invita alla riflessione circa la rottura improvvisa  di questa bolla generale, che non potrà far altro che alimentare altra inflazione, altro che tassi sempre più bassi, come si tenta goffamente di mascherare almeno in Europa.
Da dove uscirà questa bolla?
Per ora non è dato di sapere ma di certo l' assett più vulnerabile rimane sempre l' azionario i cui multipli sono nettamente oltre le varie crisi che si sono succedute negli ultimi 100 anni e gia segnalate precedentemente  anche su queste colonne.
Soprattutto dopo il lungo stazionare dei rendimenti dei Treasury a 2 anni nettamente sopra quelli a 10 anni, cioè a curva invertita.
Quindi uscire piano piano anche dai Treasury a 2 anni che  ora rendono il 4,450%, piano piano avvicinandosi al 10 anni che oggi rendono il 4,250%.
Ma molto lontano dai massimi di oltre 5,200%, con quotazioni del titolo, molto più basse delle odierne, che superano anche i 100,300, dai poco più di 90 appunto.
Quindi oltre alle cedole pagate con ritenuta al 12,50%, anche una buonissima plusvalenza.  E cosa rimane da fare quindi, rimanere di sicuro il più liquidi possibili, meglio se parcheggiati con Istituti seri come Credem e Mediolanum che ancora offrono rendimenti per sei mesi al 4% annui.
Ed acquistare per un 10% del disponibile  ORO fisico per il lungo termine ed il 5% di Argento fisico per il breve medio termine meglio con ETC o con Opzioni.
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