DOPO LA RIPRESA.

DOPO LA RIPRESA.

Milano, 9 gennaio 2022. Di Fabrizio Brasili. Esperto di Scenari e Mer cati Finanziari

Molte cose sono cambiate nelle ultime 2/3 settimane, molte in peggio, ma con qualche eccezione.

Innanzitutto un ulteriore  allungo giovedì del future Marzo in area frazionalmente  sopra 28000.

Ma immediata chiusura poco sotto, con proseguimento  in area 27500 nella seduta successiva e conclusiva di una settimana anomala , anche per scambi ridotti.

Hanno sorretto il mercato titoli come Stellantis, sempre il nostro preferito e consigliato ormai da quasi due anni ai nostri lettori abbonati, Telecom rnc ed Intesa, subito a ruota.
Storia a parte, Eni, con il petrolio nettamente sopra gli 80 dollari (80,50 WTI e 83 Brent).
Ma poi ripiegando sul finire di settimana di un paio di dollari.
Ma con reali possibilità a breve di ritornare sui massimi 2021posti rispettivamente  a 85,50 e 86,70. TP di medio termine, come segnalato più volte,  area 95/98.
I grossi players ed importanti produttori cercano infatti di ottimizzare al massimo gli ultimi anni di forte ed esclusivo utilizzo, sapendo che l' elettrico prendera' il predominio entro il decennio in corso.
Ritornando al cuore dell' articolo, solo dalla prossima settimana, con volumi regolari in fatto di scambi ed anche sui reali dati dei contagi pandemici, falsati anche loro dalle festività delle ultime tre settimane, potremo avere la percezione esatta  della direzionalita'dei mercati.
Dovremo comunque stornare  fra i 25500 e 26500, a seguito di news, su, appunto pandemia, tassi ed elezioni presidenziali (i tormentoni invernali) , solo (poco) sorretti da operazioni del Risiko bancario e non, come per esempio BPER, Credit Agricole e Cerberus/Carige o Brembo/Pirelli, come i nostri lettori abbonati ben sanno.
Altre "spallate" di contagio, potrebbero avvenire a medio termine, verso livelli inferiori posti a 24500 e con TP finale anche di 22500/22800, dal mercato usa e dai prezzi troppo tirati dei tecnologici ed anche in parte delle Big Pharma.
Come dicevamo, proprio ENI ha raggiunto in chiusura di settimana , pur con un mercato debole nel pomeriggio di venerdì, i massimi degli ultimi mesi posti a 12,83, chiudendo poi a 12,75.
Quindi barriera dei 13, difficile da superare, ma non impossibile, se solo il petrolio andasse a testare i massimi del 2021, di cui alla precedente.
Potrebbe addirittura portarsi anche poco, sotto  i 14, fra i 13,50/60 ed i 13,80/90, se solo il petrolio raggiungesse area già segnalata di 95/98.
Per l' altro petrolifero, Saipem il discorso e' molto differente, poiché il rialzo delle ultime due settimane e' stata opera quasi esclusivamente, di ricoperture, amplificate anche dagli esigui scambi delle Festività.
In poche parole il titolo è rimbalzato dai supporti di 1,70/75, già segnalati come punto di arrivo del forte movimento ribassista partito da 2,20/25.
Ci siamo al momento però fermati alla resistenza intermedia, vecchio supporto, di 1,90/95.
Gli scenari ora sono o un ritorno, più probabile, verso 1,80/85, che  verso sopra i  2, ma non oltre i 2,05/10.
Quindi per quasi tutti ...astenersi dall' operare o usare per lo meno le opzioni.
Altri titoli in luce, Stm, ad un passo dai massimi dell' ultimo anno posti a 46 euro e decisamente con multipli esagerati, mentre Telecom rnc, la nostra preferita, fra le due categorie (ordinarie e di risparmio) , a prezzi da stock penny da molto, troppo tempo, e finalmente ad una svolta che potrebbe anche raddoppiarne il prezzo.
La prima potrebbe tranquillamente, a secondo della propensione al rischio essere venduta per lo meno al 50%, od anche acquistando una Put Marzo 44/46 o vendendo una Call Marzo 46/48. Ma anche qui,  come per Saipem, qui per cuori molto forti.
La seconda da  mantenere ed anzi incrementare/ acquistare su 0,42/4250.
Ormai più che un' eterna scommessa.
Ma ,quasi, ci dovremo finalmente essere!
Dollaro calmo, troppo calmo...
Per il momento operare in trading acquistando in area 1,1380/90 e vendere max un  50% a 1,1180/90.
Mantenere poi il resto fino a 1,0850/1,09.
O iniziare con una piccola parte ad accumulare i treasury decennali con rendimento dal 2%/2,10% a salire ed in concomitanza del primo aumento dello 0,25 % dei tassi Usa, previsti entro Marzo.
Molte altre azioni del Risiko bancario e non solo, oltre a new entry, saranno analizzate nelle lettere inviate quotidianamente.