Terna, leader italiano nella trasmissione di energia elettrica, ha perfezionato ieri tramite la sua controllata SunTergrid la vendita al fondo americano Terra Firma del 100% di Nuova Rete Solare, società che gestisce un pacchetto di impianti fotovoltaici da 78,5 megawatt. 264 milioni di euro il costo dell’operazione, con una plusvalenza lorda per Terna di 69 milioni. Tale flusso di cassa sarà impiegato in parte per integrare il dividendo 2011, permettendogli di mantenere un livello pari a quello dello scorso anno, vale a dire 21 centesimi per azione. Senza questo provento straordinario la società, a causa dell’arrivo della ‘’Robin Hood’’ tax con la sua addizionale Ires del 10,5%, non sarebbe riuscita a garantire ai propri azionisti un dividendo di questa entità. Si stima che il peso della tassa sia di 4 centesimi per azione e che difficilmente un dividendo di 21 centesimi potrà essere distribuito anche nel 2012, a meno che non vi siano altre entrate di natura straordinaria. Nonostante ciò il titolo non ha risentito di particolari spinte conseguenti l’annuncio dell’operazione, perdendo lo 0,84% nella seduta a Piazza Affari di ieri e guadagnando solo circa mezzo punto percentuale nelle fasi iniziali della seduta odierna. La cessione di ieri fa seguito alla vendita, qualche mese fa e sempre a Terra Firma, di una prima tranche di impianti fotovoltaici realizzati sulle aree inutilizzate di proprietà del gruppo per una potenza di 144 megawatt. Il blocco era stato ceduto a 680 milioni e ha comportato per Terna una plusvalenza lorda di 210 milioni. Grazie all’istallazione di 220 megawatt Terna si conferma, a detta del suo a.d. Cattaneo, il principale sviluppatore di energia fotovoltaica in Italia e ha già centrato l’obiettivo del 20% del target di investimenti in attività non tradizionali. Sul fronte del core business, la produzione di energia elettrica con le tecnologie tradizionali, c’è attesa sugli sviluppi della nuova concessione al vaglio del Ministero dello Sviluppo Economico.
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