Disoccupazione giovanile al 36%, Lavoratori in nero al 30%
Nel primo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione giovanile dei 15-24enni sale al 35,9%, il tasso piu` alto dal primo trimestre del 1993 (inizio della serie storica Istat), con un picco del 51,8% per le giovani donne del Mezzogiorno.
Complessivamente i disoccupati nel solo mese di aprile sono 2 milioni 615 mila, il livello piu` alto da inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004). Il rialzo e` dell`1,5% su marzo (+38 mila unita`). Su base annua l`aumento e` del 31,1%, 621 mila unita`.
E` un dato questo che diventa ancor più interessante considerando che, secondo dati OCSE, l`italia è seconda in Europa per lavoratori in nero. Se dati istat inoltre davano 3 milioni di lavoratori non regolari (lavoratori italiani, aventi diritto di voto), l`FMI stima una percentuale di lavoro sommerso tra gli italiani in età da lavoro del 27%. La Grecia, prima in classifica, ha il 30%.
Se fosse facile fare i conti e interpretare le statistiche potremmo pensare che, tra lavoratori regolari e non, soltanto il 6% degli italiani abili al lavoro si trova disoccupato; dato questo che ci porterebbe a dati simili a quelli di paesi più `evoluti` come Finlandia o Svezia. Ovviamente con tutta probabilità non è questo il nostro caso, ma ci sarebbe comunque da riflettere.