DI MAIO (2018 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO) AVEVA VENDUTO, SENZA PREVENTIVO PARERE SANITARIO, LE LICENZE 5G ALL'INDUSTRIA DELLE TELECOMUNICAZIONI

DI MAIO (2018 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO) AVEVA VENDUTO, SENZA PREVENTIVO PARERE SANITARIO,  LE LICENZE 5G ALL'INDUSTRIA  DELLE TELECOMUNICAZIONI
L'editoriale del Direttore Responsabile Francesca Romano Orlando, pubblicato nell'edizione luglio/agosto 2024 della Rivista dell'Associazione.

Redazione, 1 luglio 2024. 

Nell'anno 2018, quando era a capo del Ministero dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, dotato di un curriculum pari al nulla,  aveva venduto le licenze 5G all' Industria delle telecomunicazioni, senza la richiesta preventiva di un parere sanitario alle agenzie di salute pubblica, come l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Superiore di Sanità.

Questa è la notizia che è stata resa pubblica dall'Associazione A.M.I.C.A. 

Il Manifesto  di AMICA sul 5G:

AMICA lavora per fermare il 5G sin dal 2017 quando ha aderito e promosso l’Appello per una Moratoria del 5G, sottoscritto da oltre 190 scienziati e presentato all’Unione Europa.

Nel 2018, attraverso un accesso agli atti, AMICA ha scoperto che le licenze del 5G erano state vendute dal Ministero dello Sviluppo Economico (allora Di Maio) all’industria delle telecomunicazioni senza la richiesta preventiva di un parere sanitario alle agenzie di salute pubblica, come l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Superiore di Sanità.

Per questo AMICA aveva chiesto ai Sindaci di bloccare le autorizzazioni delle installazioni delle antenne del 5G e aveva invitato i cittadini ad attivarsi in tal senso, ma le leggi nazionali successive hanno sottratto ai comuni la possibilità di opporsi a queste installazioni e hanno ulteriormente agevolato le procedure di installazione.

AMICA promuove la ricerca sugli effetti del 5G condotta da ricercatori dell’Università La Sapienza e dal Dott. Fiorenzo Marinelli.

Per chi volesse approfondire:  www.infoamica.it/amicasul5g/ 

Dal lancio ANSA dell'11 luglio 2018:

E' stato approvato il bando di gara ed il disciplinare per il 5G i cui testi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale saranno disponibili sul sito internet del ministero dello Sviluppo Economico.

La procedura di gara prende l'avvio dalle disposizioni della legge di bilancio 2018 che prevedeva importanti misure economiche per favorire la transizione alla nuova tecnologia 5G.

"Inizia oggi una nuova tappa del percorso che porterà l'Italia a dotarsi di una tecnologia innovativa, la rete 5G, che non è semplicemente un'evoluzione del 4G, ma è una piattaforma che apre nuove opportunità di sviluppo per il nostro sistema economico"

Ad annunciarlo il ministro Luigi Di Maio in una nota.

Nel febbraio 2021, insediatosi il Governo Draghi, nella lista dei nuovi Ministri il nome di  Vittorio Colao, ex CEO Vodafone, era il nuovo ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale.

A Colao il compito di affermare l’innovazione tecnologica, uno dei capisaldi del Recovery Plan italiano, una delle sei missioni del piano per ottenere i fondi del Next Generation EU del quale ci aveva ripetutamente parlato Draghi, fino allo sfinimento con repulsione per l'inglesismo insopportabile.

Vittorio Colao aveva  espresso le sue priorità: dalla lotta al contante all’accesso web per le fasce deboli (Sic!).

Dalla fibra ottica all’intelligenza artificiale per la Pubblica Amministrazione; dal 5G all’innalzamento dei limiti di emissione elettromagnetica, che aveva denunciato per essere tra i più bassi nell’Unione Europea. 

L'attuale Governo Meloni, in perfetta "continuità" (!) ha provveduto ad innalzare i limiti di emissione elettromagnetica...

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