DEUTSCHE BANK. NUOVI DATI APPREZZATI DAI MERCATI FINANZIARI
Redazione, 27 aprile 2023.
Pare che il tonfo di Credit Suisse abbia favorito Deutsche Bank, colosso bancario tedesco percepito quale approdo naturale dagli ex di CS.
Il CFO James Von Moltke ha detto oggi alla CNBC che le turbolenze bancarie di marzo hanno permesso alla banca di dimostrare il suo coraggio a un mercato scettico sulle prospettive dell'industria bancaria.
Le sue parole: “Sicuramente è stato un contesto di mercato interessante a marzo. Siamo stati testati e penso che il lato positivo del test sia che lo abbiamo superato, e penso che l’abbiamo superato a pieni voti ”.
Secondo Von Moltke, gli operatori finanziari che hanno scandagliato DB, hanno preso atto di un modello di business forte e redditizio, di un bilancio stabile, di una base di depositi, di un portafoglio immobiliare commerciale “molto moderato” e “ben sottoscritto” e di “nessuna necessità di finanziamento a breve termine”.
Come è vero che i depositi sono scesi nel corso del trimestre a 592 miliardi di euro dai 621,5 miliardi di euro alla fine del 2022.
Per la banca, il calo è stato “guidato dall’aumento della concorrenza sui prezzi, dalla normalizzazione rispetto ai livelli elevati dei due trimestri precedenti e dalla volatilità del mercato.
Invece, i ricavi netti di Deutsche sono stati pari a 2 miliardi per il trimestre, in aumento del 35% su base annua, l'incremento più alto raggiunto dall'inizio della ristrutturazione.
Il margine di interesse è a + 71% e l'utile netto pari a 1,8 miliardi.
Per raggiungere questi obiettivi, piacendo al mercato e per niente alla società, sono stati tagliati molti posti di lavoro con la motivazione per cui “La banca sta attualmente implementando ulteriori misure di efficienza nel front office e nelle infrastrutture”.
Cose che si scrivono e che bisogna scrivere nel e per il mondo parallelo della finanza rispetto all'economia reale.
La cura da cavallo comprende "...rigide limitazioni alle assunzioni in aree non rivolte ai clienti, riduzioni mirate dei livelli di gestione, razionalizzazione della piattaforma dei mutui e ulteriore ridimensionamento del centro tecnologico in Russia”.
I bei numeri di DB non hanno, comunque, entusiasmato gli specialisti che tengono ancora alta la guardia sul fronte finanziario globale.
Anche DB aveva subito il suo contraccolpo recente dal crollo della Silicon Valley Bank a dimostrazione del fatto che "la rete" soffre per ogni maglia che si spezza o che si allenta, con suoi i credit default swap che impennarono costringendo il cancelliere Olaf Scholz a tranquillizzare il mercato.
In "brodo di giuggiole", James Von Moltke, non ha resistito alla tentazione di dire che, pur ammirando il team dirigenziale di UBS (che ha incorporato Credit Suisse...) e riconoscendo che sarà un concorrente formidabile, non si potrà realizzare una concentrazione delle attività bancarie e che, invece, si assisterà ad una più sana diversificazione, spalmando business e clienti (ex Credit Suisse...) anche a vantaggio di Deutsche Bank, ben organizzata "...per trarre profitto da questa opportunità”.
Niente di nuovo: mors tua, vita mea!