Debito pubblico, le magagne del governo Monti. Adusbef e Federconsumatori si ribellano
Adusbef, per valutare la tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, preso in considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni e lo ha sottratto al livello di debito alla data del suo insediamento.
Ha quindi diviso questa differenza per la durata del governo espressa in mesi. Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275 miliardi), pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile.L’incremento del debito per oltre 92,587 miliardi di euro generato dal governo Prodi ha prodotto per i cittadini italiani un aumento del carico pro capite pari a + 1.554 euro. Con Prodi, il debito pro capite a fine mandato era pari a 28.008 euro
L’ultimo governo Berlusconi, durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi), pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile. L’incremento del debito per oltre 261 miliardi di euro generato dal governo Berlusconi ha prodotto per i cittadini italiani un aumento del carico pro capite pari a + 4.390 euro.
Con Berlusconi, il debito pro capite a fine mandato era pari a 32.154 euro.
Il governo Monti, in carica da metà novembre 2011, ha generato un aumento di 139,5 miliardi in 14 mesi, da fine novembre 2011 ( 1.912,389 miliardi) a gennaio di quest’anno (2.022,704 miliardi, ultimo dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa 9,8 miliardi di aumento medio mensile. A conferma che il Governo Monti, ha prodotto solo macelleria sociale, esodati, e giovani sempre più disperati, con un incremento del debito per circa 139,5 miliardi di euro ed un aumento del carico pro capite pari a +2.340 euro. Adusbef e Federconsumatori chiedono di ridurre il debito pro capite di 33.937 euro, cominciando a vendere oro e riserve di Bankitalia (135 mld di euro) come hanno già fatto tutti gli altri paesi Ue nel 2002, con l’entrata nell’euro.
A cura di Federconsumatori