"CROCI SUL MIO CUORE" L'OPERA DEL MAESTRO SALVATORE GARAU. LA MARCIA "LA SARDEGNA IN CROCE"

"CROCI SUL MIO CUORE" L'OPERA DEL MAESTRO SALVATORE GARAU. LA MARCIA "LA SARDEGNA IN CROCE"

Redazione, 22 ottobre 2024.

A Santa Giusta (OR), mercoledì 23, alle ore 15,00, nella  piazza del Comune, la presentazione di un'opera di Salvatore Garau e la partenza della marcia “LA SARDEGNA IN CROCE”.

Domani, mercoledì 23 ottobre 2024, alle ore 15,00, nella Piazza del Comune di Santa Giusta verrà presentata un’opera di Salvatore Garau riguardante la lotta contro la speculazione energetica che sta devastando la Sardegna.

Oltre all’autore parleranno il Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Oristano Don Roberto Caria, le autorità e una rappresentanza dei Comitati in lotta.

L’opera di Salvatore Garau allestita davanti all’ingresso del Comune, raffigura una Crocifissione, dove la croce è sostituita dalla pala eolica, simbolo di un dramma che i sardi stanno vivendo con angoscia sulla propria pelle.

Il Cristo, come afferma l’artista, “E’ perfettamente ispirato per postura e sofferenza al Cristo del Nicodemo esposto nella chiesa di San Francesco a Oristano.

In tutta l’arte che conosco è il Cristo più drammatico che io abbia mai ammirato.

Ho voluto realizzare un’opera che fosse di lettura immediata per qualunque ceto sociale”.

Dopo la presentazione, dal Comune partirà una simbolica marcia con una grande croce che, nei giorni successivi, a tappe alterne, vedi Marrubiu, Villacidro e altre località (man mano verranno comunicate) raggiungerà Cagliari.

Messaggio del Vicario Generale Don Roberto Caria: "In qualità di Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Oristano Don Roberto Caria è autorizzato dal Vescovo a portare un messaggio ai manifestanti.

E’ un messaggio di solidarietà e di condivisione di alcune tematiche per le quali il popolo sardo ha manifestato, anche con le numerose firme della legge Pratobello24, la sua opposizione ad un uso indiscriminato del territorio per la speculazione energetica.

La diocesi di Oristano è solidale con tutte le manifestazioni non violente, attraverso le quali il popolo manifesta legittimamente la sua opposizione civile nei limiti della legalità e come espressione di una autentica democrazia.

Invita, inoltre, a riflettere sul fatto che in questione non vi è soltanto la speculazione sul territorio della nostra isola e quindi la sottrazione di terreni agricoli e il possibile deturpamento dell'ambiente naturale storico e archeologico, ma altresì la chiesa diocesana invita a riflettere sui principi fondanti tutta la transizione ecologica, in quanto, come sottolinea anche Papa Francesco, appare viziata da alcuni errori antropologici pericolosi".