Crisi, l`Italia ora è più equilibrata

L`Italia ha migliorato la sua posizione nel quadro del gruppo dei 12 Paesi messi sotto osservazione dalla Commissione europea lo scorso febbraio a causa dei loro squilibri macroeconomici.

A quanto si è appreso, l`Italia figura insieme ad altri Stati membri, come la Francia e la Danimarca, per i quali la situazione viene definita «meno preoccupante». In posizione intermedia si collocano Paesi come Slovenia e Cipro, mentre la Spagna resta sorvegliata speciale.

La classificazione dei Paesi in base agli squilibri macroeconomici individuati da Bruxelles potrebbe comunque cambiare ancora, poichè il documento deve ancora essere discusso dagli `sherpà dei commissario europei e domani dovrà essere esaminato e approvato dagli stessi commissari. L`esercizio viene condotto contemporaneamente al `semestre europeò con l`obiettivo di rafforzare la governance economica a livello europeo.

Il rapporto all`esame di Bruxelles costituisce un approfondimento rispetto al primo documento reso noto a febbraio in base a quanto previsto dal `meccanismo di allertà sugli squilibri macroeconomici che aveva posto sotto osservazione complessivamente 12 Paesi: Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Ungheria, Slovenia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna. Domani sul tavolo della Commissione Ue ci saranno anche le `raccomandazionì economiche indirizzate agli Stati membri per quanto riguarda le azioni da condurre sul fronte del risanamento dei conti, delle riforme strutturali e per favorire la crescita. Dopo le ultime limature, in base alle informazioni finora raccolte, all`Italia saranno riconosciuti gli sforzi fatti e sarà `raccomandatò di proseguire nell`azione di risanamento. Tra le varie indicazioni rivolte all`Italia anche la necessità di interventi destinati a un miglior funzionamento della giustizia civile, a rendere più flessibile il mercato del lavoro e a creare una maggiore correlazione tra salari e produttività.

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