CRESCITA GLOBALE RALLENTA. POTENZIALMENTE ELEVATI I GUADAGNI PER LE OBBLIGAZIONI.

CRESCITA GLOBALE RALLENTA.  POTENZIALMENTE ELEVATI I GUADAGNI PER LE OBBLIGAZIONI.

Milano, 18 dicembre 2023. A cura di Chris Iggo, CIO di AXA IM Core e David Page, Head of Macro Research di AXA IM.

L’anno in corso è stato all’insegna della resilienza economica a fronte di una politica monetaria più restrittiva. 

Il 2024 invece sarà presumibilmente caratterizzato da un rallentamento della crescita: prevediamo un’espansione dell’economia globale del 2,8% nel 2024, in calo rispetto al 3% stimato nel 2023. 

La recessione più volte evocata non è mai arrivata e, salvo gravi shock, non ce ne aspettiamo una nemmeno il prossimo anno. È tuttavia probabile che le banche centrali allentino la politica monetaria, sulla scia di un calo dell’inflazione.

A nostro parere, comunque, ci troviamo in un contesto di tassi d’interesse “più alti più a lungo” e la maggior parte degli istituti ridurrà gradualmente la politica restrittiva, piuttosto che introdurre nuove misure accomodanti.

Come sempre, non mancano le questioni che gli investitori dovranno considerare: tassi d’interesse ancora elevati, tensioni geopolitiche e, naturalmente, le presidenziali statunitensi di novembre. 

Al momento, però, è in atto una ricalibrazione economica; non assisteremo a un crollo di fine ciclo, bensì a un allentamento di metà ciclo che, a nostro avviso, porrà le condizioni per una ripresa nel 2025, quando, secondo le nostre stime, la crescita globale raggiungerà il 3%.

Panoramica sulle asset class 

Due sono le domande che probabilmente gli investitori si porranno all’inizio del 2024: le obbligazioni riusciranno a invertire la serie negativa e le azioni potranno mantenere il loro slancio? 

Riteniamo che entrambe le asset class possano farlo. Tuttavia, a differenza degli ultimi anni, vi sono maggiori probabilità di una sovraperformance delle obbligazioni rispetto alle azioni.  

Nonostante le numerose sfide che gli investitori sono chiamati ad affrontare, riteniamo che ci siano buone ragioni per essere ottimisti. Nel 2023 i rendimenti obbligazionari non hanno certamente brillato, con una loro impennata su massimi pluriennali. Questo quadro preannuncia però total return potenzialmente solidi in futuro. Allo stesso modo, le obbligazioni corporate dovrebbero beneficiare di prospettive più favorevoli sui tassi, con quelle investment grade che attualmente offrono rendimenti molto interessanti, compresi tra il 4% in euro e il 6% in dollari USA.

Non possiamo escludere che i mercati azionari continuino a guadagnare terreno. Qualora i tassi d’interesse e i rendimenti dovessero diminuire e la crescita confermarsi, lo slancio positivo dell’equity che ha caratterizzato il 2023 potrebbe proseguire. Tuttavia, una crescita del PIL in rallentamento e una minore inflazione sollevano il rischio di delusioni per gli utili aziendali, che potrebbero frenare i rendimenti azionari soprattutto negli Stati Uniti, dove le valutazioni sono elevate.

Secondo Chris Iggo, CIO di AXA IM Core, condizioni finanziarie più propizie, grazie a tassi d’interesse e rendimenti obbligazionari in lieve calo, nonché una crescita reale persistentemente positiva, potrebbero sostenere il sentiment favorevole verso le azioni. 

Se a ciò aggiungiamo l’attuale entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale e il suo potenziale nel sostenere la crescita, alcuni settori del mercato azionario potrebbero offrire ancora una forte ascesa degli utili e dei rendimenti per gli investitori. Tuttavia, il contesto macro pone delle sfide per la crescita degli utili aziendali in numerosi segmenti del mercato azionario.

Sebbene le performance obbligazionarie siano state deludenti nel 2023, un portafoglio ponderato sul credito a breve duration e sui titoli tecnologici a lunga duration avrebbe rappresentato un ottimo investimento. Fino a quando la Federal Reserve non cambierà rotta, questa strategia barbell potrebbe continuare a essere una scelta vincente.

Date le prospettive di una crescita nominale limitata, lo scenario di base di AXA IM indica rendimenti modesti: un simile contesto induce a privilegiare le obbligazioni; in questo segmento, infatti, è emerso un premio per il rischio, che è stato invece eroso nell’universo azionario.

La volatilità relativa implicita dei tassi d’interesse rispetto alle azioni è un ulteriore elemento a sostegno di una visione costruttiva sulle obbligazioni. Inoltre, con i cicli rialzisti all’apice e un’inflazione in discesa, l’incertezza sui tassi dovrebbe diminuire e, di conseguenza, ci aspettiamo un calo dei rendimenti.

AXA IM offre una sintesi degli Outlook  per gli Stati Uniti, l’Eurozona, la Cina, il Regno UnitoGiappone, i Mercati Emergenti, e Canada nel 2024 e 2025.