Credito al consumo online sotto tiro

La Commissione europea ha messo sotto tiro i siti web che offrono credito al consumo: le autorità nazionali infatti hanno controllato oltre 500 siti web scoprendo che il 70% (393) necessitano di una ulteriore inchiesta perchè non rispettano i requisiti fondamentali delle regole europee di trasparenza.

In Italia sono stati controllati 15 siti web in 12 dei quali sono state riscontrate diverse irregolarità.

Le irregolarità scoperte dall`inchiesta sull`intero territorio europeo più Norvegia e Islanda riguardano l`informazione ai consumatori relativamente agli oneri annuali e alla durata dell`accordo di credito, l`omissione di informazioni chiave sulla stessa offerta (sul tipo di tasso di interesse, fisso, variabile o entrambi, sulla durata del credito e su alcuni costi), presentazioni «devianti» sui costi laddove il costo del credito è comunicato in un modo falso. Ciò riguarda il modo in cui il presso viene calcolato o il caso del consumatore non informato che oltre al costo del credito al consumo in quanto tale c`è l`obbligo di una assicurazione. L`investigazione è scattata in 6 paesi: Italia, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia e Svezia che hanno condotto un controllo approfondito su 57 siti. I prodotti di credito al consumo esaminati sono: i crediti il cui ammontare totale può essere automaticamente rinnovato se la parte utilizzata è già stata ripagata, l`uso delle carte di credito, crediti personali, crediti una tantum a durata fissa, credito per l`acquisto di auto. Nelle prossime settimane le autorità nazionali contatteranno gli operatori dei siti chiedendo loro di chiarificare il loro regime di informazioni o di correggere i loro web siti. Se non lo facessero, sulla base della legislazione nazionale, potranno essere inviate azioni legali che possono portare a multe o anche la chiusura dei siti.

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