Credit Agricole fa i conti con un 2011 molto difficile

Il Credit Agricole ha chiuso il 2011 con un rosso di 1,47 miliardi di euro, in forte peggioramento rispetto ai 3,6 miliardi di euro conseguiti nel 2010. A pesare sul risultato sono le svalutazioni dei titoli pubblici greci e la situazione della controllata Emporiki. Lo rende noto il gruppo bancario francese precisando che le svalutazioni degli asset greci sono ammontate nel quarto trimestre a 2,532 mld di euro.

Escluse le attività in Grecia, osserva il Credit Agricole, l`utile netto del gruppo ammonta a 3,922 mld di euro. Il cda della banca ha confermato la decisione presa già a metà dicembre di proporre la distribuzione di alcun dividendo per il 2011 all`Assemblea degli azionisti.
 
Nel dettaglio, nel 2011 la Caisses Regionales hanno contribuito al risultato netto di gruppo di Credit Agricole Sa per 1.008 milioni di euro, con un incremento del 5,4% rispetto al 2010. Nel quarto trimestre il contributo ammonta a 216 milioni (+2,8%), mentre il risultato di gestione cumulato delle Caisses ammonta nel 2011 a 5.035 milioni (+5,5). Lcl (ex-Credit Lyonnais) ha segnato un utile sull`anno di 675 milioni di euro (+0,6%). Per la divisione di International Retail Banking l`esercizio 2011 - ricorda la nota - è stato caratterizzato dall`integrazione nella rete italiana di Carispezia e delle 96 agenzie acquisite presso Intesa Sanpaolo.
Il forte deterioramento della situazione in Grecia e le difficoltà di altri Paesi hanno tuttavia influito sui risultati della divisione che registra una perdita di 2.601 milioni di euro, quasi triplicata rispetto al 2010, di cui 1.524 milioni per il quarto trimestre. La divisione di servizi finanziari specializzati segna invece un utile di 91 milioni di euro sull`esercizio (-83%). Il polo Asset Management, Assicurazioni e Private Banking ottiene un risultato netto di 185 milioni di euro sul quarto trimestre 2011 e di 951 milioni (-37%) su base annua. La divisione Corporate and Investment Banking accusa una perdita di 1.243 milioni di euro nel trimestre e di -147 milioni di euro sull`anno, dopo costi del piano di adeguamento pari a -1.432 milioni. L`attuazione del piano ha peraltro permesso di ridurre i bisogni di liquidità di 11 miliardi rispetto al 30 giugno 2011.
Il gruppo Credit Agricole nel suo insieme (Ca Sa consolida le Caisse regionales solo per il 25%) ha registrato nel 2011 un margine di intermediazione di 35,12 miliardi di euro, in progresso del 2,7% e un risultato lordo di gestione di 13,5 miliardi (+1,1%). Il costo del rischio è salito del 29% a 6,7 miliardi. Come sottolinea la nota, il gruppo Credit Agricole «conferma nel 2011 il suo ruolo di primo finanziatore dell`economia francese». Gli impieghi del gruppo aumentano sull`anno di 39,5 miliardi di euro, in particolare grazie alla produzione di 96 miliardi di euro di crediti su dodici mesi, per il solo Retail Banking Francia.
 
Per Jean-Paul Chifflet, Amministratore Delegato del gruppo, il risultato è il riflesso di una performance operativa soddisfacente nonostante uno scenario globale difficile. Prima della contabilizzazione dei costi del piano di adeguamento al nuovo contesto reso pubblico il 14 dicembre 2011, in particolare in termini di svalutazione di attivi e di quelli relativi alla situazione greca, il risultato netto di gruppo è pari a 3.922 milioni di euro. Nel dettaglio le svalutazioni riguardano per 1,3 miliardi il piano e per 1,23 miliardi sono legate al forte deterioramento del contesto economico. L`avviamento del corporate and investment banking è stato svalutato per 1.053 milioni e quello dell`attività leasing e factoring per 247 milioni. Sono state inoltre effettuate svalutazioni di partecipazioni consolidate con il metodo del patrimonio netto su Bankinter (617 milioni) e Bes (364 milioni) e svalutazioni tecniche dell`avviamento su alcune filiali estere tra cui Cariparma (per 191 milioni di euro) e CA Ucraina (60 milioni).
I crediti svalutati (al netto delle operazioni di leasing con i clienti) raggiungono 23 miliardi di euro, pari al 4,6% degli impieghi lordi verso i clienti e gli istituti di credito, contro il 4,3% al 31 dicembre 2010. Le attività di retail banking e di risparmio gestito hanno segnato un aumento di attività e redditività: il risultato netto di Gruppo aumenta del 3,4% per il Retail Banking Francia, dello 0,9% per l`asset management (Amundi), del 15,1% per i servizi finanziari agli istituzionali e del 5,9% per il Private Banking.
 
``