CRASH INEVITABILE. COSI' DISSE ROUBINI

CRASH INEVITABILE.    COSI' DISSE ROUBINI

Milano, 8 gennaio 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari

USA&Europa
Ancora scarsi volumi, almeno in Europa, con i mercati USA,  sempre più irreali e telecomandati dai quei 4/5 potentissimi miliardari, che fanno il bello e cattivo tempo, con le loro  ingenti scorribande, "plagiando"  gli investitori pronti sempre, per il momento, a seguirli.
Non c'è alcuna ragione, se ci pensiamo tutti bene, per entrare sui mercati in questo momento, a questi prezzi e con tutto quello che ci attende, in fatto di tassi, inflazione, stagnazionerecessione in tutto il mondo, per non parlare di Pandemia&Guerra, ormai diventate Endemiche e  per di più di basso impatto mediatico.
La verità è che il debito pubblico (e  anche privato) sta in pratica esplodendo arrivando soprattutto in Europa, Stati Uniti e Cina al 300/400% del PIL, avviandoci così ad una prossima forte crisi paragonabile a quella del 1929, del secondo dopo guerra e del 2008.
Gli stessi 4/5 miliardari, che si sono protetti dalle loro scorribande, con assett "contrarian", come dollaro, petrolio, argento ed in minor misura Treasury, tireranno le reti, al momento opportuno, lasciando gli sprovveduti " tonnetti" in balia del crollo dei mercati, senza nulla poter fare. Storia, purtroppo, già vista.
Per rimanere però sui mercati USA, la settimana scorsa, la prima del nuovo anno, abbiamo assistito, a un recupero di quasi 1000 punti (5%), del Dow, passato dai 32800 ai 33800.
Certo approfittando delle lunghe vacanze fra fine Dicembre ed inizio Gennaio, con volumi ultra sottili, è stato tutto molto più facile indirizzare i mercati dai supporti alle resistenze più prossime.
Tutti gli altri assett, Dollaro, Petrolio, Argento, Treasury etc etc hanno oscillato,  anche "contrarian",  appunto, fra supporti e resistenze.
Sarà un caso....?
Ora terminati gli 1/2/3 delle varie onde espansive, si dovrebbe ritornare a breve, su livelli supportali o resistenziali.
Sugli USA (a 32800 di Dow), Sul Dollaro, contro Euro, (a poco sotto1,08 ).
Sul petrolio  WTI (a 78/80). E sui Treasury a 2 anni (a rendimento del 4,40/4,50%) etc etc.
Ma ancora più pesante sarebbe l' effetto domino sui mercati Europei, in modo assoluto sul DAX, essendo la Germania, il primo paese esportatore, e con l' euro forte......
FTSEMIB
Ma ancora più evidente, incisivo ed erratico, il comportamento del nostro indice principale e relativo future  Marzo. E del resto, non è una novità, nel bene e nel male.
Qui abbiamo recuperato, con l' aiuto in più dell' essere un listino "Bancocentrico", circa 1500 punti in una settimana, passando da un venerdì all' altro dai supporti di 23800/900 alle resistenze, ormai  vecchi supporti,  di 25200/300.( + del 6%!).
Qui lo storno a breve e soprattutto a medio ed a lungo termine, sarà evidentemente, molto più corposo, come spesso evidenziato nelle nostre interviste ed articoli settimanali.
Oltre che nelle lettere quotidiane destinate ai nostri lettori abbonati.
Limitandoci al breve termine si dovrebbe rientrare nel giro della prossima settimana (questa per chi ci legge) od al massimo ad inizio della successiva, fra area  23800/900 e 24200/300, per lo meno.
ENI&Saipem
Certo, Saipem, pur avendo avuto nel corso degli ultimi 12 mesi, o se vogliamo nel 2022, un escursione pazzesca, da 0,50 a 5 euro, ma più vicino a noi un range anche largo fra 0,80/1,20, su cui ha sostato per molti mesi, è stata molto più reattiva di ENI. Non c' è dubbio, anche solo in minima  parte seguendo il trend ondivago del petrolio.
Ma c' e da tenere presente che nel caso, percentualmente molto probabile di storno dei mercati,  gli incauti investitori potrebbero ritrovarsi di nuovo nelle stesse condizioni degli scorsi anni, forieri di alcuni ripetuti downgrade, dovuti ai pessimi risultati.
Ed allora, nella migliore delle ipotesi il titolo potrebbe anche ritornare fra gli 0,80 e gli 0,95, non pensiamo ai livelli di "stock penny" di 0,50, poiché nuove  commesse e futuri risultati parrebbero essere migliori del passato.
Ci vuol molto poco...certo, partendo dal basso.
Perché allora, seguendo il corso, pare ben delineato, del petrolio WTI (0,70/0,80), non iniziare ad accumulare,  "a piramide rovesciata" a partire dai 12,20/12,50 circa largo, il titolo ENI?
Grande visibilità, acconto in Autunno e saldo in Primavera, di un ottimo   ripetitivo dividendo, titolo molto liquido e spread ridottissimo, così come le relative opzioni call, che suggeriamo di utilizzare in vendita ed a copertura con strike 14/14,50 scadenza Giugno e Settembre rispettivamente.
Snam&Enel
Normalmente non abbiamo mai visto di buon occhio le Utilities, poiché spesso troppo statiche, con rarissime eccezioni, certo!
Ci sono quindi ben altri titoli, strumenti ed assett che analizziamo e consigliamo ai nostri lettori abbonati ( Treasury e BTP a breve termine per esempio).
Se dovessimo però, fra due azioni, come nella domanda precedente, scegliere chi "buttare giù dalla torre" sceglieremmo Snam, poiché è giunta ormai  quasi sui massimi a differenza di Enel.
Di conseguenza per l'attuale rendimento cedolare  inferiore di quasi  l' 1,5%, sempre rispetto ad Enel e lo spread per titolo ed opzioni molto più elevato.
Questo se proprio proprio dobbiamo avere una Utilities in portafoglio, soprattutto in questo difficile anno.