CONTINUO TIRA E MOLLA.

CONTINUO TIRA E MOLLA.
Milano, 9 aprile 2022. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.
Ancora e sempre il continuo oscillare  sotto le resistenze del nostro indice principale di 24800/900 ed i supporti di 24200/300.
Ma naturalmente, sul nostro future Giugno e Settembre sotto le resistenze di 24300 e 24200 rispettivamente e anche più probabilmente sotto i supporti di 23600 e 23500.
Sotto i quali si ritornerebbe sempre sui già supertestati 22500/600, la così detta "Barriera Piave", ma non escludendo intraday i minimi anch' essi già testati all' inizio del conflitto fra Russia ed Ucraina, a fine Febbraio, posti a 21500/600.
Andare oltre significa solo prevedere un pericolosissimo allargamento di detto Conflitto e della recrudescenza della Pandemia.
In questo caso ed anche per il continuo logoramento del tessuto economico sociale mondiale e relativa "stagflazione", potremo andare anche sotto la barriera psicologica dei 20000!
Va, a questo punto, messo in conto, anche un arrivo con altissima volatilità e velocità in area 16000/16500. Estrema ratio.
L' area di consolidamento atta a formare uno zoccolo duro da cui ripartire per il medio lungo termine, potrebbe essere collocata però fra 19500 e 21500, con continui sostegni da parte della BCE.
Solo pochi esperti e con il cuore forte, riusciranno a cavalcare questi momenti, che ci auguriamo vivamente, non possano mai verificarsi, ma che pur vanno analizzati ed ipotizzati.
Nel caso contrario di attenuazione di detti eventi, escludendo a priori  una drastica quanto impossibile  fine,  pur nel logoramento, anche psicologico in atto e che produrra' effetti di distacco e disaffezione dai mercati nel medio lungo termine, si può prevedere, in percentuali minori,  un range fra 22500 e 23500.
Ma e' solo una forte speranza...
Entriamo in dettaglio su titoli ed assett.
Il solo riaccendersi di un ulteriore interesse da parte di Credit Agricole, che pur possedeva già una significativa partecipazione in BancoBpm, ha fatto schizzare il titolo italiano fin dalle prime battute di Venerdì anche oltre i 3 euro, con un guadagno del 15% rispetto alla seduta precedente.
Rimane ancora ampio margine di rivalutazione rispetto ai massimi del 2021, in area 3,75 quando era in auge il Risiko bancario e non solo.
Naturalmente , a seguire, l'altro titolo, in passato coinvolto, BPER, ne ha subito beneficiato, con un + 3%.
E così anche per  i soliti Intesa ed Unicredit con un + 2%, così da influenzare in gran misura, questi ultimi due, visto il loro peso, il nostro indice più importante.
Basta veramente poco, due tre titoli, per risollevare ma più spesso deprimere il nostro indice " bancodipendente".
In sintesi propenderemmo per l' attendismo, sia su BancoBpm, che, un po' meno su BPER, con ancora un po' di spazio per crescere, soprattutto se lunedì ci dovesse essere su entrambi un po' di "lettera" fisiologica.
Decisamente e sempre, anche su questi livelli, completamente out su Intesa ed Unicredit, visto la grande esposizione sul mercato Russo che tendera' sempre più ad aumentare, visto il perdurare del conflitto.
Telecom ed STM.
Ora si e' aggiunto anche STM, al duo Telefonico Tecnologico, ad appesantire il settore, già fiaccato dal sempre, per lo meno instabile Telecom.
Si e' accentuata la mancanza di microprocessori ed ora anche di altri componenti per  telefonia e tecnologia. come Palladio, Platino ed Argento.
E di cui ne risentono  soprattutto i Big come Intel ed AMD, e di conseguenza anche STM.
Che aveva anche corso molto e molto di più di Telecom.
Ora, su quest' ultima, ennesima mazzata, dopo l' esclusione di KKR dalla due diligence, a meno che non riformuli in modo più concreto la sua proposta che risale al lontano autunno, di un' offerta vincolante, e non di semplice interesse, meglio sempre sugli 0,5050 di allora.
Il mercato l' ha giudicata improbabile come non  concreta oltre a essere  fuori prezzo.
Il titolo ormai naviga attorno agli 0,30 (0,29 minimo assoluto e forte supporto  e 0,32 prima resistenza) e da lì pare non schiodarsi.
Il pericolo per Telecom e ' che , come per Alitalia, come scrivemmo in tempi non sospetti,  scompaia o quasi nel nulla...spezzatino si o no!
Una piccola puntata, meglio con le opzioni, e' possibile, con solo alleggerimento sostanzioso al raggiungimento di un utile che copra la spesa complessiva.
Lasciando una piccola parte, come pura scommessa, gia' interamente pagata. Ma nulla di più.
Per STM   c' e' solo da sperare in una imminente ripresa, che vediamo a breve ed a medio termine molto improbabile.
E per i prezzi troppo tirati e comparati con i competitors USA, con dei multipli ancora esagerati, come tutto il mercato Equity USA.
Quindi out completamente per chi non avesse il titolo in portafoglio. Vendere per chi lo possiede, nella stragrande maggioranza, noi pensiamo, in utile.
Euro Dollaro.
Anche qui siamo quasi ritornati sui minimi, e cioè con un rafforzamento nel cross con l' euro, molto prossimo ai soliti 1,08 (1,0820/30).
A parte una fiammata finale prettamente speculativa, intraday e molto veloce fino ad area 1,0650, e poi pronto recupero degli 1,08, non solo per ricoperture, ma anche per il pronto intervento delle Banche Centrali, propendiamo, per un ulteriore "tira e molla" e il nuovo raggiungimento di area , appena lasciata, 1,1180/1,12.
Area in cui saremmo compratori di nuovo di dollari, in attesa di parcheggiarli magari, in treasury a tre anni, al raggiungimento di un nuovo 2,80% di rendimento.
Ma per questo, ne parleremo e scriveremo in una prossima lettera quotidiana ai nostri lettori abbonati.