CONTINUA IL SELL IN MAY AND GO AWAY. PIU' EVIDENTE NEGLI USA

CONTINUA IL SELL IN MAY AND GO AWAY.  PIU' EVIDENTE NEGLI USA

Milano, 15 maggio 2022. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Innanzitutto, partiamo sicuramente dal più affidabile future Giugno, con uno sguardo ancora poco indicativo del future Settembre, depurato da tutte le cedole anche di Giugno.
Con il future di Giugno, che comprendono le cedole staccate di aprile e maggio siamo partiti fra il 9 ed il 10 maggio dai minimi intraday di poco sotto i forti supporti di 22500/600.
E quindi sempre  e massimi sempre più bassi...gran brutto segnale grafico!
Si e'  quindi rimbalzato verso le resistenze, vecchi supporti, di 23800/900 ed anzi chiudendo la seduta di venerdì leggermente sotto a 23700.
Anche qui, più che un segnale negativo, come il precedente, un perfetto movimento tecnico, che ci porterà, con molta probabilità, sempre con minimi e massimi  più bassi, verso  area 21500/600, e successivamente verso un' ampia area posta fra la psicologica  20000 e la più tecnica 20800/900.
Solo un riacutizzarsi della Pandemia nei prossimi mesi e l' espandersi del conflitto, unito alla frenata dell' economia e del grave disagio sociale, acuito dal rialzo dei tassi anche solo negli USA, potrebbe portare il nostro Future  entro il prossimo autunno anche in area 16000/16500.
Con la speranza che i nostri tassi BCE, rimangano stabili e non vengano gia' da Luglio  aumentati, ma solo magari "adeguati" al costo del denaro effettivo, meglio oltre il prossimo autunno.
Ma e' solo una speranza ....
Purtroppo!
Partiamo ora, fra i titoli analizzati , da Saipem. 
Il titolo sta viaggiando ormai da inizio anno fra poco sotto 1,25/26 a poco sopra 0,91/92.
In ampio range ha prima recuperato area poco sotto 1 euro, per poi allungare fortemente nell' ultima seduta della scorsa settimana, con un rialzo a doppia cifra, ma con volumi modesti.
Portandosi poco sotto gli 1,08/9.
Movimenti non suffragati da evidenze societarie ed economiche, ma con pure scorribande speculative, solo appoggiandosi su una semplice, e presa isolatamente, analisi tecnica, nel migliore dei casi e dei livelli di prezzo spesso toccati nel passato....un po' poco!
Evitare il titolo e solo eventualmente, per cuori molto forti!
Sempre per i petroliferi, ENI invece, pur arrivando a poco più di un euro dai massimi degli ultimi 12 mesi posti a 14,80, va acquistato, ma in modeste quantita' ed a " piramide rovesciata" , e da area 12,80/90.
Coperte da vendita di opzioni Call strike  15 scadenza Dicembre. Banca Generali& Banca Mediolanum.
La prima potrebbe essere raccolta al raggiungimento di area 28,50/29,50 e mantenuta per il medio lungo termine.
Vicino ai minimi degli ultimi 12 mesi ma molto lontano dai massimi , nello stesso periodo, di poco meno di  44 euro.
Con Banca Mediolanum, saremo più aggressivi  dato che, per entrambi i titoli, non esistono o sono poco liquide le opzioni, per trading e soprattutto a protezione.
Anche qui ancora più vicino  ai minimi e ancora più  lontano dai massimi  dopo aver performato meglio degli altri competitors settoriali..si e' per il momento stabilizzata in area7 euro.
Può essere fin da subito acquistata anche qui a " piramide rovesciata"e mantenuta per il medio lungo termine.
Oro&Petrolio (ed il Re Dollaro).
Oro molto correlato al Dollaro (contro euro).
Sul finire di settimana e' sceso anche sotto il forte supporto psicologico di 1800 dollari, ma avendo rotto i velocità quelli tecnici di 1850, in un range fra 1850 e 1950.
Quello che la maggioranza degli analisti  vedevano nel breve medio termine, ma anche nel medio lungo sopra i 2050 già testati negli ultimi 12 mesi.
Invece si e' al momento almeno  verificato il contrario...
Si e' andati appunto, anche addirittura poco sotto i 1800 dollari.
Proprio il dollaro in perfetto movimento "contrarian" si e' invece rafforzato andando addirittura fino a 1,0350, per poi chiudere frazionamento sopra 1,04, livello supportale di forte importanza.
Pensiamo che l' oro ed il dollaro abbiano contemporaneamente raggiunto livelli importanti su cui fermarsi per un po' con una sana " digestione", del lungo percorso effettuato.
Il dollaro contro euro dagli 1,14 e l'oro dagli 2050.
Per il petrolio stiamo innanzitutto assistendo ad una veloce chiusura dello spread fra WTI e Brent, giunta ai minimi storici di 1 dollaro.
WTI a 110 dollari e Brent a 111!
Quando ai massimi storici degli ultimi 12 mesi, le quotazione intraday arrivarono anche  a poco sotto i 130 e 140 rispettivamente.
Per poi stabilizzarsi nei primi mesi del 2022 in 4 dollari di spread.
Possiamo prevedere a breve medio termine una stabilizzazione fra i 95/100 dollari  ed i prezzi attuali.
In caso di fine del conflitto ma  con una difficile ripresa dell' economia a medio lungo termine un punto di maggior equilibrio fra gli 85 e 90 dollari.
Ma meno correlato dell' oro rispetto alla moneta USA.