Contenimento costi, arriva il blocco degli stipendi agli statali
Blocco dei contratti e stipendi congelati fino al 2014 per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici.
Previsto anche lo stop agli scatti si anzianita` per il personale della scuola. Lo stabilisce un decreto ministeriale (Economia e Funzione Pubblica) che approdera` sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri. Immediata la reazione dei sindacati che parlano di provvedimento `inaccettabile e inopportuno` che mirerebbe a colpire nuovamente la categoria.
`Non si da` luogo - si legge nel testo del decreto in possesso dell`Agi - senza possibilita` di recupero alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche`. Per il personale, si legge nel provvedimento, `non si da` luogo, senza possibilita` di recupero, al riconoscimento degli incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dall`anno 2011`. Tale disposizione era prevista nell`ambito del decreto sulla `spending review`. Nel provvedimento vengono fissate anche le modalita` di calcolo relative all`indennita` di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 e ulteriori misure di risparmio, razionalizzazione e qualificazione della spesa delle amministrazioni centrali.
`Non si da` luogo, - si legge inoltre nel testo - senza possibilita` di recupero, al riconoscimento dell`indennita` di vacanza contrattuale per gli anni 2013 e 2014. Con riferimento al triennio contrattuale 2015-2017 l`indennita` di vacanza contrattuale, calcolata secondo le modalita` ed i parametri individuati dai protocolli e dalla normativa vigenti in materia, e` corrisposta a decorrere dal 2015`.
Il decreto ministeriale prevede anche il blocco degli scatti di anzianita` per il 2013 per i lavoratori della scuola (personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario). Il provvedimento proroga per l`anno in corso le disposizioni contenute nel decreto 78 2010 secondo cui `per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola gli anni 2010, 2011, 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti` dai contratti in vigore. I sindacati sono gia` sul piede di guerra. `Sarebbe davvero inopportuno - afferma la segretaria generale dell`Fp-Cgil, Rossana Dettori, un decreto approvato dal Governo Monti a urne chiuse, una forzatura ai danni dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni. Non credo che l`esecutivo uscente possa permettersi di prendere scelte politiche cosi` importanti proprio in questi giorni. Il Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi dovrebbe smentire le voci che lo annunciano come imminente`. Per i segretari generali Fp e Scuola della Cisl, Giovanni Faverin e Francesco Scrima, `un`altra proroga al blocco dei contratti pubblici sarebbe inaccettabile`. `Non un atto dovuto, ma un atto sbagliato che colpirebbe il bersaglio sbagliato`, attaccano Faverin e Scrima, che mettono all`indice la contraddizione `Non e` la spesa per il personale che zavorra le finanze pubbliche, ma gli sprechi e la cattiva organizzazione. Dal 2006 in 5 anni il numero dei dipendenti pubblici e` calato del 7,5%, nella scuola il calo e` stato ancora piu` marcato. Le retribuzioni sono ferme dal 2010.
Mentre la spesa pubblica continua a crescere`. Il provvedimento e` inaccettabile anche per il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna. `Le basse retribuzioni degli insegnanti e del personale della scuola - afferma - sono una delle questioni da affrontare con il nuovo Governo`. Secondo la Uil Scuola e` `da 4 a 10 mila euro in meno il divario, rispetto alla media tra lo stipendio di un insegnante italiano, a inizio e a fine carriera, e i suoi colleghi degli altri paesi dell`Unione europea`. `Un ulteriore blocco dei contratti, delle retribuzioni e dell`indennita` di vacanza contrattuale rappresenterebbe l`ennesimo duro colpo inferto alla categoria. Tutto cio` e` impensabile`, dichiara infine il segretario nazionale dell`Ugl Intesa Funzione Pubblica, Francesco Prudenzano. `I dipendenti pubblici vedranno diminuire il loro potere di acquisto, e saranno assieme alle loro famiglie sempre piu` vicino alla soglia di poverta``, aggiunge.