Consulenza e promozione finanziaria fuori dai luoghi comuni
L’articolo L’utopia del giovane consulente finanziario ha raccolto molti commenti. Tra questi segnaliamo la lettera di un promotore che ci è arrivata direttamente via posta elettronica.
Ho 67 anni, ho trascorso una vita in banca con un percorso di carriera da impiegato a funzionare resp. di uff. titoli, da circa 9 anni faccio il promotore Finanziario per Unicredit Xelion Banca prima diventata ... poi Finecobank. In banca , specie negli anni 1988-2003 debbo dire che si era `molto` pilotati dai nostri Capi-Area, bisognava in pratica fare gli interessi dell`azienda e vendere quello che la stessa voleva fosse venduto, buono o non buono, poco importava. Posso affermare che la mia esperienza da promotore non mi ha mai - dico mai - portato a vendere quello che l`azienda chiedeva. Ovvio che i budget esistono anche qui, bisogna `portare a casa soldi` ed avere un portafoglio che ognuno costruisce come meglio crede, sempre nel rispetto della Mifid, quindi in quello che vuole il cliente, siano titoli di stato che obblig., fondi, poco importa l`importante è far crescere il portafoglio. Personalmente ho scelto di non vendere quei prodotti che hanno poche probabilità di far guadagnare i miei clienti ma nonostante questo nessuno mi ha mai `ripreso` per il mio modo di lavorare.
Ciao e in bocca al lupo.
Meroni Roberto