Consulenti, è giunto il momento di ribellarsi

Scritto per Ifanews da Antonio Mazzone. Il pezzo in calce è un appello privato che Ifanews riporta nella suo opera quotidiana di cronaca. Non corrisponde necessariamente al pensiero del giornale. Aderisci anche tu alla costituenda class action promossa da Antonio Mazzone contro il MEF per il mancato avvio dell`Albo dei Consulenti Finanziari e per la mancata predisposizione di un elenco pubblico transitorio dei nominativi dei soggetti autorizzati all`esercizio `in deroga` della professione di CFI.  Scarica il modello allegato, compilalo e spediscelo secondo le istruzioni in esso riportate. Siamo stufi di attendere oltre. Sono passati ormai 4 anni dall`entrata in vigore della Mifid, e dobbiamo registrare ancora che:  1) ci sono migliaia di potenziali CFI persone fisiche e giuridiche che contando sull`entrata in vigore dell`Albo, hanno speso tempo, risorse economiche e quant`altro per poter esercitare la professione, ma che oggi (all`infuori di quelli autorizzati in deroga) si ritrovano ad essere degli abusivi per colpe non a loro attribuili, rischiando sanzioni penali e pecuniarie;

Consulenti, è giunto il momento di ribellarsi

2) l`intollerabile atteggiamento da parte del MEF che definire `negligente` è ormai eufemistico perchè dopo quattro anni di attesa, non solo non ha dato avvio all`Albo ed all`Organismo dei CFI, concedendo solo una proroga dietro l`altra, ma si è reso colpevole anche di non aver predisposto un elenco `transitorio` pubblico (sul modello ad esempio di quello dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria gestito dall`UIC, ora UIF/Bankitalia) che recepisse, da una parte, le domande di autocertificazione del possesso dei requisiti di coloro che rientravano nelle deroghe concesse e dall`altra, avviasse un controllo a campione delle stesse dichiarazioni.

Ed il danno procurato è davvero enorme, perchè:

1) i CFI che possono esercitare in forza di una deroga , si trovano a fronteggiare una concorrenza sleale da parte di coloro che pur non potendolo fare esercitano comunque in quanto il mancato avvio dell`Albo impedisce la tutela della professionalità dei consulenti stessi, escludendo persone e società che non possiedono i requisiti minimi di competenza e qualità;

2) ma soprattutto si reca un grave pregiudizio alla salvaguardia di un bene costituzionale, come il risparmio, perchè in mancanza di un Albo che indichi chiaramente chi è abilitato alla professione, il risparmiatore non ha la possibilità di verificare se chi gli propone un servizio di consulenza sia abilitato a farlo oppure no. 

Pertanto, caro lettore, che tu sia un consulente, un promotore, un operatore finanziario, o un semplice risparmiatore consapevole, ti chiedo di far pervenire la tua indignazione, sottoscrivendo e pubblicizzando questa azione collettiva.

Ecco il documento per aderire all`iniziativa.

`alt`