Confindustria, la tregua dei mercati non deve fermare le riforme

La tregua sui mercati e i risultati raggiunti finora nella lotta alla crisi non devono far diminuire l`impegno politico a proseguire nel cammino delle riforme e a non rimettere in discussione quanto fatto dal governo Monti, ad esempio sull`Imu e la riforma delle pensioni``.

Confindustria, la tregua dei mercati non deve fermare le riforme

A dirlo, ospite a ``L`economia Prima di Tutto`` su Radio1 Rai il vicepresidente di Confindustria Fulvio Conti. ``E` evidente che il lavoro fatto dai due ``SuperMario``, Draghi e Monti, ha ben operato per arginare gli effetti della crisi finanziaria: gli spread stanno tornando a dimensioni un pochino piu` accettabili c`e` pero` il rischio vero che questa `tregua` sui mercati allenti la pressione, la necessita` di proseguire il cammino delle riforme. Leggo sui giornali e nel dibattito politico di questi giorni le dichiarazioni fatte da alcuni leader politici che sembrano rimettere in discussione alcuni dei punti delle riforme e delle misure realizzate. Noi non possiamo permetterci questo lusso. Sull`Imu, sulla riforma delle pensioni e del lavoro: dobbiamo migliorare semmai le riforme, se possibile, ma comunque tenerle ferme``.

In particolare Confindustria ribadisce la necessita` di ``migliorare la riforma del lavoro - aggiunge Conti - nella direzione e a vantaggio di una maggiore flessibilita` per dare una maggiore spinta alla ripresa degli investimenti industriali``.

``Io credo nella prospettiva di attirare investitori stranieri nel nostro paese: nel caso specifico, quello di Fiat, avendo degli stabilimenti che possono essere utilmente sfruttati per produrre vetture non vedo ragione perche` non si debba in qualche modo favorire l`eventuale interessamento di di Volkswagen a entrare nel nostro paese, a produrre macchine``, prosegue Conti.

Ma sul compartop auto non c`e` solo un problema di produzione ma anche di domanda interna, le macchine bisogna ``anche venderle evidentemente, quindi allo stesso tema bisogna ridare fiato all`economia e ai consumi interni liberando risorse, bisogna continuare la riduzione dello `spending` pubblico inefficace di questi anni per liberare risorse per la riduzione del carico fiscale e l`aumento della produttivita```, conclude Conti.

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