Confindustria, la paura fa 90 per le misure di fine legislatura
Confindustria in una nota esprime ``forte preoccupazione per l`evoluzione che sta assumendo la fine della legislatura e ribadisce il deciso convincimento che sia nell`interesse dell`Italia rafforzare la propria vocazione europea per creare crescita, occupazione e giustizia sociale``.
Confindustria auspica, inoltre, che l`agenda economica ``rimanga al centro dell`attivita` parlamentare e di governo anche nell`ultimo scorcio della legislatura, senza ulteriori stravolgimenti che indebolirebbero la portata dei provvedimenti ancora in via di approvazione, penalizzando il sistema delle imprese``.
``E` il caso delle risorse destinate alla formazione professionale dei lavoratori che, attraverso un emendamento al DDL stabilita` proseguono gli industriali -, sarebbero destinate al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, anziche` alla formazione.
Si tratta di una scelta non condivisibile, perche` in aperto contrasto con i principi che hanno ispirato la riforma del mercato del lavoro. Inoltre, l`investimento sulla formazione costituisce una leva strategica per favorire l`occupabilita` delle persone e la competitivita` delle imprese.
Confindustria pertanto auspica che il necessario finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga non avvenga a scapito della formazione professionale``.
``Sarebbe, inoltre, incoerente e inaccettabile - aggiunge Confindustria - utilizzare questo scampolo di legislatura per approvare misure che non solo non hanno alcun impatto positivo sull`economia, ma rappresentano un netto arretramento rispetto alle riforme varate negli ultimi anni.
E` questo il caso del disegno di legge di riforma forense``.
``L`approvazione di provvedimenti di questo tenore - conclude Confindustria - sarebbe irresponsabile e farebbe prevalere le ragioni elettorali sull`interesse generale del Paese, mentre sembrano disperdersi, per la conclusione anticipata della legislatura, la delega fiscale e il disegno di legge semplificazioni``.