Confesercenti, la fiducia dei consumatori è al minimo

I dati diffusi oggi dall`Istat sulla fiducia dei consumatori non possono purtroppo meravigliare, anche se destano grande preoccupazione.

Secondo Confesercenti, il calo della fiducia registrato - ai minimi dal 1996, data di inizio delle serie storiche - e` il risultato non solo della lunga recessione, ma anche di un`eccessiva pressione fiscale, che ha compresso i consumi, e della visibile assenza di un piano per tornare a crescere.

In questo quadro, diventa ancora piu` decisivo il vertice di oggi a Roma tra i leader di Italia, Francia, Spagna e Germania: e` necessario infatti delineare una politica comune europea orientata alla crescita, per far ripartire le economie del continente e uscire dalla crisi, lanciando cosi` un segnale di fiducia ai cittadini italiani. Che hanno pagato duramente le difficolta` della situazione economica, ma non hanno ancora perso le speranze nelle possibilita` dell`Europa: va ricordato infatti che, secondo un sondaggio Confesercenti-SWG, il 58% dei nostri connazionali e` convinto che l`Euro, anche se con difficolta`, superera` la crisi attuale, mentre addirittura un 11% e` ancora piu` fiducioso e non vede pericoli di sorta. La pattuglia dei pessimisti ad oltranza, invece, e` relegata ad appena il 17%. Rischia pero` di crescere alimentata da incertezze e sentimenti di sfiducia, che vanno invece contrastati con decisioni rapide ed efficaci.

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