Confcommercio, il profondo rosso della vendita al dettaglio

Il 2012 si chiude con il piu` profondo calo delle vendite al dettaglio da quando sono disponibili le serie storiche, in piena coerenza con le stime di preconsuntivo.

E, in termini congiunturali, anche se il dato di dicembre (+0,2%) ha fatto registrare la prima variazione positiva da giugno, l`intensita` e` pero` troppo esigua per suggerire un cambio di tendenza. Al netto della variazione dei prezzi, infatti, questo incremento equivale a una modesta contrazione in termini reali, evidenziando una sorta di progressivo depotenziamento dell`ultimo mese dell`anno in termini di contributo annuale alle vendite di beni: questo il commento dell`Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi dall`Istat.

L`ormai conclamata crisi dei redditi - prosegue la nota - sta comprimendo i consumi a un livello tale che soltanto la formula discount mostra incrementi di fatturato, peraltro decrescenti e ormai prossimi ad annullarsi (+0,6%). Ma il dato di dicembre, associato al contenuto miglioramento registrato dalla fiducia delle famiglie a febbraio, mostra, ancora una volta, come le famiglie cerchino di reagire alla crisi: questo residuo capitale fiduciario andrebbe valorizzato, per esempio attraverso la rapida attivazione, da parte del prossimo governo, del cosiddetto fondo taglia tasse, restituendo finalmente un po` di risorse ai contribuenti in regola.

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