Con Monti siamo in ottime mani. Ecco ora cosa serve...

Scritto per Ifanews da Massimo Scolari, segretario generale Ascosim. Nel corso della scorsa settimana, caratterizzata dai noti avvenimenti drammatici sul mercato finanziario, con particolare riguardo ai titoli del debito pubblico italiano, alcuni risparmiatori hanno comunicato la propria intenzione di acquistare sul mercato titoli del debito pubblico. In particolare ha destato attenzione l`appello lanciato dal Sig. Giuliano Melani di Pistoia sul Corriere della Sera al quale è seguito un investimento di 20.000 euro in Btp. L`iniziativa è senz`altro da apprezzare sotto il profilo etico e civile, ma dubito possa sortire effetti finanziari significativi anche se fosse seguita da altri risparmiatori. Se un risparmiatore compra Btp qualcun altro li sta vendendo. Nulla cambia, se non l`identità del detentore dei titoli di Stato. Personalmente non sono neppure convinto che cambierebbe molto anche se riuscissimo a ricomprare i titoli di stati italiani detenuti all`estero: anche se il 100% del debito fosse detenuto da soggetti italiani, non credo che assisteremmo ad un mercato più tranquillo e meno volatile. Lo dico perché - ed è bene ricordarlo - le precedenti crisi di fiducia sul debito pubblico alla fine degli anni 80 e nel 1992 avvennero proprio in un contesto tutto domestico. Proprio allora si cercò, con successo, di sviluppare il mercato dei Btp a livello internazionale per agevolare un più elevato numero di compratori ed investitori. La memoria è corta purtroppo. Cosa si può fare, allora?    Io penso che occorra in primo luogo proseguire l`azione politica di risanamento e di azzeramento del deficit pubblico, al fine di ridurre il debito pubblico sia in valore assoluto che in rapporto al PIL. Con la nomina del Sen. Prof. Monti siamo decisamente in buone, anzi ottime mani. In secondo luogo occorre ristabilire un clima di fiducia sui mercati, cercando di convincere i risparmiatori (che sono i veri prestatori di ultima istanza) a ritornare ad investire sul sistema Italia, sui Titoli di Stato, sulle imprese e sulla nostra Borsa. La crescita economica verrà di conseguenza. L`idea lanciata dal Presidente di AssoFinance di lanciare un Fondo di Investimento a tale scopo è senz`altro utile. Spero che possa trovare ascolto nel mondo della consulenza finanziaria indipendente e tra i promotori finanziari. Potrebbe raccogliere risparmio da utilizzare per il collocamento dei Titoli di Stato nelle aste dei prossimi mesi e potrebbe portare un po` di liquidità al mercato dei Titoli di Stato a tasso variabile che hanno sofferto anche più del dovuto. I Fondi obbligazionari (che investono anche sui Btp italiani) esistono già ma purtroppo negli ultimi tempi non riescono ad attrarre nuova raccolta netta. Forse per le preferenze dei risparmiatori verso il cash a causa del clima di incertezza, forse perché i canali di distribuzione (banche soprattutto) sono impegnati su altri fronti. Forse perché hanno commissioni eccessive. Sarebbe auspicabile che questa nuova iniziativa nascesse all`insegna della collaborazione no-profit, raccogliendo le persone e le istituzioni disposte a mettersi al lavoro con la prospettiva di un rimborso delle sole spese sostenute.      

Con Monti siamo in ottime mani. Ecco ora cosa serve...