Commodity, crescita no stop

L`indice CRB, ha concluso gli scambi a quota 317,45 punti, evidenziando un progresso, per la sesta seduta consecutiva, pari allo 0,55%. Da inizio anno l`indicatore, ponderato in base a 19 futures scambiati negli Usa, ha riportato un incremento pari al 3,98%, mentre rispetto alla scorsa rilevazione ha guadagnato l`1,86%.

Nel corso dell`ottava, al Nymex di NY il contratto future sul petrolio con consegna novembre`12 e` salito progressivamente da 95,69 $ sino a raggiungere i 100,73 $, ed infine attestarsi a quota 100,07 $ al barile. Dal consueto report settimanale, redatto dal Dipartimento dell`Energia U.S.A., e` emerso che le scorte di petrolio, relative alla settimana terminata il 07 settembre, sono aumentate di 1,994 milioni di barili, attestandosi a quota 359,092 milioni, contro le attese che erano per una contrazione pari a 2,2 milioni di barili, dopo il calo pari a 7,43 milioni registrato nella precedente ottava. Gli stock di benzina, invece, sono diminuite di 1,177 milioni di barili, portandosi a quota 197,716 milioni di barili, mentre le scorte di distillati, che comprendono anche il combustibile da riscaldamento, sono cresciute di 1,476 milioni di barili, portandosi a quota 127,076 milioni. Infine la capacita` di utilizzo degli impianti si e` attestata all`84,7%, in calo dal precedente 86,1% e rispetto all`86,6% atteso.

Per quanto riguarda il gas naturale, il Dipartimento ha reso noto che la scorsa settimana gli stock sono cresciuti di 27 miliardi di piedi cubici, dopo il rialzo pari a 28 miliardi evidenziato la scorsa settimana e contro i 26 miliardi previsti. L`Opec, inoltre, nel Monthly Oil Market Report, ha lasciato invariate le sue stime sulla domanda mondiale per il 2012, confermandole a 900 mila barili al giorno. Il dato relativo al 2013, invece, e` stato rivisto a 800 mila barili al giorno. Inoltre, la domanda di petrolio Opec, quest`anno, dovrebbe evidenziare un calo pari a 0,2 milioni rispetto al 2011, attestandosi a 29,9 milioni di barili al giorno e per il 2013 a 29,5 milioni di barili. Sono state riconfermate, inoltre, le stime di crescita globale per il 2012e 2013 rispettivamente pari al +3,3% ed al +3,2%. Nel dettaglio gli Stati Uniti dovrebbero espandersi ad un tasso di crescita pari al 2,3% quest`anno e del 2% il prossimo, il Giappone dovrebbe crescere rispettivamente del 2,7% e dell`1,2%, mentre per quanto riguarda l`Eurozona, dopo la contrazione vista per quest`anno pari allo 0,4%, dovrebbe registrare un +0,1%.

L`indice DJ-UBS ha terminato le contrattazioni a quota 150,51 punti, riportando una variazione, rispetto alla scorsa ottava, pari al +2,20%, ed un incremento del 6,98% dal 31 dicembre 2011. Su base settimanale, il comparto che ha registrato la migliore performance e` stato quello energetico, che ha messo a segno un rialzo pari al 4,71%, guidato dal l`incremento, pari all`11,68%, registrato dal gas naturale. Si segnala, inoltre, che da inizio anno, il comparto cerealicolo e` aumentato del 39,38%, seguito dai metalli preziosi (+14,69%), mentre le soft commodities hanno lasciato sul terreno il 15,08%.

L`indice S&P GSCI ha chiuso gli scambi a quota 687,22 punti, registrando un aumento pari allo 0,65% su base giornaliera e dell`1,56% su base settimanale. Dal 31 dicembre 2011, l`indice ha riportato una variazione positiva pari al 6,56%. (a cura di Axia Financial Research - axia@axiaonline.it).

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