Commercio, esportazioni `esotiche` in calo
Ad aprile le esportazioni verso i Paesi extra Ue calano dello 0,8% su marzo, mentre le importazioni salgono del 2,6%.
Lo rileva l`Istat, aggiungendo che su base annua invece l`export risulta in rialzo del 2,3% e l`import in discesa dell`8,1%. Quanto alla bilancia commerciale, ad aprile il disavanzo è di 904 milioni di euro, in miglioramento rispetto allo stesso mese del 2011 (-2,5 miliardi).
Nelle stima preliminare sul commercio estero extra Ue ad aprile, l`Istituto di statistica segnala che la diminuzione congiunturale dell`export è determinata dalla flessione delle vendite di prodotti energetici (-30,9%) e intermedi (-3,1%). I beni strumentali (+7,3%) e i beni di consumo (+0,9%), in particolare quelli durevoli (+2,2%), forniscono invece un contributo positivo. Dal lato dell`import la crescita su base mensile risulra trainata dai beni di consumo (+10,8%) e dai prodotti intermedi (+7,0%); mentre l`energia (-2,5%) e i beni strumentali (-1,2%) risultano in calo. Guardando la direzione dei flussi commerciali, i mercati più dinamici all`export sono: Giappone (+34,2%), Opec (+22,1%), Svizzera (+12,4%), Stati Uniti (+8,3%) e Russia (+6,3%). Le vendite verso la Cina e Mercosur, invece, sono in marcata flessione (rispettivamente -13,8% e -12,4%). La diminuzione delle importazioni di beni è particolarmente rilevante da: Eda, le Economia dinamiche dell`Asia, (-37,6%), Giappone (-29,3%), Cina (-28,9%), India (-22,7%), Russia (-18,1%) e Mercosur (-16,4%). I paesi Opec invece registrano un rilevante incremento (+58,5%).