Come verranno stravolte la abitudini degli italiani con la nuova manovrina sui c/c
Scomparsa del prelievo a scaglioni sostituito da un prelievo proporzionale dell’1 per mille - che salirà all’1,5 dal 2013 - con tetto a 1.200 euro e tassazione anche per polizze e fondi di investimento (oltre ai conti titoli ovviamente). Queste le due grandi novità introdotte domenica 4 dicembre dalla manovra Monti, che dovrebbero portare nelle casse dell’erario – secondo stime più o meno attendibili – circa 1.5 miliardi di euro se la tassa dell’1,5% verrà applicata soltanto al nuovo scudo, 2.7 miliardi se si allargasse anche a quelli di 2002 e 2003. La più importante - e per certi versi rivoluzionaria - novità riguarda però i conti correnti. Tutti infatti, dai normali impiegati ai pensionati, dovranno disporre di un conto postale o bancario, pena il mancato ricevimento di stipendio o pensione. Gli stessi comuni e le Asl dovranno quindi di conseguenza provvedere a mettersi in regola per poter ricevere e inviare pagamenti in via telematica. Ma non è finita qui: tutti gli operatori finanziari saranno obbligati a segnalare periodicamente e scrupolosamente all’Agenzia delle Entrate quelle movimentazioni che superano i 1.500 euro, così da facilitare eventuali controlli fiscali e dare una ulteriore mano alla lotta contro l’evasione.
redazione
Mario Monti ha ovviamente pensato alle conseguenze che un simile cambiamento porterà, non solo per gli italiani, ma soprattutto per banche e Poste, che vedranno prevedibilmente aumentare numero di clienti e commissioni sulle operazioni. “Auspico che alla crescita del numero di transazioni bancarie corrisponda la riduzione dei costi di commissioni e servizi”. Gli fa eco il viceministro Grilli: “C’è bisogno di ridurre i costi e di commissioni molto più basse”.
In ogni caso è già stato previsto dal decreto che Ministero dell’Economia e Associazione Bancaria Italiana si siedano intorno a un tavolo per definire assieme sia quelle che dovranno essere le caratteristiche di un c/c standard, dai costi minimi e dalle caratteristiche chiare, sia per garantire la tutela degli stessi commercianti, spesso restii ad accettare i pagamenti via Pos a causa delle commissioni ritenute troppo salate.
