Come cambierà il credito con Basilea3

Anche l`Europa, così come «già annunciato dal presidente della Federal Reserve Usa», dovrebbe prevedere delle eccezioni all`applicazione delle regole di Basilea3 per le banche medio-piccole.

Come cambierà il credito con Basilea3
È quanto chiede il direttore generale di Federcasse (le banche di credito cooperativo) Sergio Gatti in audizione alla commissione Bilancio della Camera. Secondo Gatti da parte dei Parlamenti nazionali «lo spazio per le modifiche c`è anche se c`è pochissimo tempo» per intervenire «in extremis». Il direttore generale di Federcasse ha ricordato come «in gioco ci sia un modello di sviluppo come quello continentale europeo e italiano» rispetto a quello anglosassone («che ha causato la crisi») nel caso in cui «mancasse l`apporto del credito di base» dovuto all`introduzione delle regole di Basilea3. «Se anche i nostri amici americani - conclude Gatti - hanno annunciato che le regole saranno applicate solo ad alcune banche, nonostante l`economia Usa si finanzi solo per il 24% attraverso il sistema del credito», anche l`Europa deve operare dei cambiamenti. 
 
Le norme di Basilea3 porteranno ad avere in Europa «banche sane ma non in grado di finanziare l`economia». Questo il monito del direttore generale dell`Associazione europea delle banche cooperative Hervè Guider durante l`audizione alla Commissione Bilancio della Camera. Secondo Guider il settore bancario, specie quello cooperativo, sarà «costretto alla riduzione dei crediti all`economia» per poter rientrare nei nuovi parametri sul capitale e per questo l`Unione dovrebbe stabilire una pausa nell`adozione delle regole (che dovrebbe scattare con gradualità a partire da giugno) e riconoscere, con flessibiltà, «le specificità del settore cooperativo». Le probabilità in questo senso, tuttavia, sono «scarse». «Non si possono trattare tutte le banche alla stessa maniera» aggiunge chiedendo che «la politica riprenda in mano la questione». Altrimenti, ammonisce Guider, ci sarà un forte impatto sull`economia europea visto che «l`80% di questa si finanzia attraverso le banche» e il tessuto imprenditoriale è costituito per la gran parte da Pmi che si rivolgono spesso alle banche medio-piccole.
 
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