COME AFFRONTARE LA COMPLESSITA' SUI MERCATI

COME AFFRONTARE LA COMPLESSITA' SUI MERCATI

Milano, 15 maggio 2024. A cura del Team di Gestione di Pharus.

I mercati sono per definizione sempre e continuamente caratterizzati da varie complessità che portano all’incertezza. Queste complessità possono nascere sia da fattori esterni al sistema, che da altri interni.
Oggi, per esempio, abbiamo come complessità esterne i conflitti, dall’Ucraina a Gaza, e le elezioni americane. Come complessità interne ai mercati abbiamo l’equilibrio tra inflazione e crescita economica, che influenzerà le scelte della FED sui tassi d’interesse. 
La complessità ha quindi un peso diverso sui mercati, sulla base del margine di sicurezza. Infatti, dove il margine è maggiore, implica che ci sono sconti valutativi e, in questo caso, la complessità dei fattori sia esterni che interni, ha un peso inferiore rispetto ai mercati cari dove basta poca complessità per portare delle forti correzioni. 
In tutta questa incertezza, la chiave non riteniamo sia interrogarsi troppo sul futuro, che sarà sempre incerto, ma accettare l’incertezza ed essere pronti. 

Complessità interne

Non parleremo delle complessità esterne, conflitti ed elezioni, non essendo noi esperti di questi temi ma ci focalizzeremo sulle complessità interne, in particolare sull’equilibrio fra inflazione e crescita economica. 
In primis, il dato di inflazione che uscirà mercoledì, che dovrebbe evidenziare un rallentamento, ma come negli ultimi mesi, meno di quanto previsto.
Oggi ci si preoccupa molto dell’inflazione, ma estendendo l’orizzonte temporale al passato, notiamo che nel decennio precedente la pandemia, l’inflazione di fondo era leggermente inferiore al 2%, il risultato di un’inflazione dei beni intorno al -1%, dell’edilizia abitativa tra il 2,5% e il 3,5% e dei servizi non abitativi leggermente superiore al 2%.
Gran parte del rallentamento dell’inflazione registrato lo scorso anno è dovuto al fatto che i prezzi dei beni sono tornati al loro trend pre-pandemico.
Affinché l'inflazione torni al 2%, l'inflazione dei servizi non abitativi deve scendere a meno del 3% dal 3,5% attuale, e quella degli affitti deve scendere dal 5,8% al 3,5% circa.
Ora questo 5.8% è preso da un sondaggio che viene fatto ai cittadini, chiedendo loro a quanto sarebbero disposti ad affittare la casa; se invece prendiamo il dato di mercato siamo più vicini al 3%. Quindi in realtà l’inflazione si trova già nell’intervallo del 2.5% (come tra l’altro evidenziato dal dato di PCE, che risente meno del dato degli affitti). 
In secondo luogo, i dati di crescita economica, evidenziano risultati inferiori alle attese, in particolare il PIL. 
Questo pone l’attenzione della FED all’equilibrio fra crescita ed inflazione, equilibrio che porterà Powell a lasciare i tassi fermi e a continuare l’allentamento delle politiche restrittive.
Accettare l’incertezza dei mercati
Cosa deve fare l’investitore in questo contesto di continua incertezza? In primis accettare l’incertezza e quindi la volatilità dei mercati. Incertezza e volatilità che colpiscono sia il comparto azionario che quello obbligazionario. 

 Per quanto concerne l’azionario, in questo contesto di incertezza nel quale la narrativa di mercato continua ad essere focalizzata sulla crescita economica, l’investitore deve secondo noi chiedersi: ma quanto è già scontato dal mercato nei prezzi e nelle valutazioni?

Per rispondere a questa domanda, bisogna prendere le valutazioni dell’S&P500, e come vediamo dal grafico si trovano in un territorio molto pericoloso e vicino ai massimi del 2021. 
Perché riteniamo che valori elevati siano pericolosi?
Perché implicano aspettative molto elevate degli investitori e quando le aspettative sono elevate basta poco a sorprendere negativamente. 
Discorso analogo per quanto concerne l’obbligazionario corporate, dove gli spread sono sui minimi degli ultimi vent’anni evidenziando quindi che le aspettative sono molto elevate. 
Discorso diverso invece sull’obbligazionario governativo che invece presentano rendimenti molto interessanti e sono inoltre un’assicurazione nel caso in cui queste incertezze dovessero aumentare. 
Come prepararsi
La preparazione non passa dall’interrogarsi su queste incertezze, che oggi sono queste e domani cambieranno, ma passa dal capire che la complessità ha un peso diverso sulla base del margine di sicurezza e per questo bisogna essere preparati a selezionare settori e mercati che presentano valutazioni a sconto. 
Partendo dai settori continuiamo a preferire i settori difensivi, come utilities-consumi non discrezionali ed healthcare.

Partiamo dalle utilities che sono il miglior settore del secondo trimestre, il settore continua ad essere a sconto come evidenziato dalle valutazioni. 

Passiamo ai consumi non discrezionali, quindi quelli che non risentono della crescita economica. Anche in questo caso il settore presenta valutazioni molto interessanti. Infine il settore healthcare che ha subito una forte contrazione degli utili, di circa -25.4% anno su anno (grafico in basso). 

All’interno del settore troviamo valore sia sui farmaceutici che sui medical device, in particolare le assicurazioni sanitarie. Sulle assicurazioni sanitarie si è creata l’opportunità per due motivi: 

1.      costi più elevati derivanti dall’inflazione 

2.     una politica di Biden che ha rivisto meno il rialzo dei prezzi del settore

Passando ai mercati, riteniamo che la Cina continui a mostrare un ottimo margine di sicurezza. Il mercato cinese continua ad essere a sconto valutativo con aziende appartenenti ai settori tradizionali, come utilities-autostrade ecc. 

Oltre alla Cina anche l’Europa presenta valutazioni a forte sconto rispetto agli Stati Uniti.
All’interno degli Stati Uniti preferiamo l’attenta selezione di aziende, in particolare di piccola e media dimensione. 
 
Conclusione

In conclusione, riteniamo che per definizione il mercato, azionario ed obbligazionario, sia pieno di complessità.

La complessità ha inoltre un peso diverso sui mercati sulla base del margine di sicurezza. I mercati caratterizzati da margine di sicurezza risentono meno delle complessità, aiutati dal paracadute delle valutazioni. In questo contesto quindi l’investitore non deve interrogarsi troppo su queste complessità ma essere preparato col giusto margine di sicurezza.   

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