Coltan: il mio cellulare è fatto col sangue dei congolesi
Coltan è l’abbreviazione congolese di “columbite-tantalite” o “columbo-tantalite”. La columbite-tantalite è il minerale di estrazione primario del tantalio, di cui fornisce la quasi totalità della produzione mondiale e il minerale di estrazione secondario del niobio (dal 10 al 15% della produzione mondiale).
Il niobio viene utilizzato nell`industria metallurgica per la produzione di leghe metalliche con elevato punto di fusione, per aumentare la resistenza alla corrosione in alcuni tipi di acciai inossidabili e, infine, nella preparazione di superconduttori elettromagnetici.
Il tantalio si usa sotto forma di polvere metallica nell`industria elettronica e dei semiconduttori per la costruzione di condensatori ad alta capacità e dimensioni ridotte che sono largamente usati in telefoni cellulari e computer. Il tantalio, in particolare, resiste al calore e alla corrosione, ed ha anche una “capacità elettrica” superiore a qualsiasi altra sostanza esistente in natura
Il prezzo del Coltan varia a seconda della percentuale di Tantalite: nel 1998 il Coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile, perché nel 2004 quando la richieste da parte dell’occidente erano tantissime arrivò a costare 600 dollari al kg. Brasile (dopo le recenti scoperte di giacimenti del prezioso minerale nel cuore dell’Amazzonia), Australia e Nigeria hanno le principali riserve del prezioso minerale e secondo il Rapporto USGS Mineral Resources Program del 2006 dell`United States Geological Survey, oltre il 95% delle riserve totali mondiali di niobio (5.200.000 tonnellate di riserve stimate, 4.300.000 economicamente sfruttabili) sono costituite dal pirocloro e dalle columbiti-tantaliti brasiliane. Nel 2005, la produzione annuale di niobio in Brasile a partire dalla sola columbite-tantalite è stata pari a 3.000 tonnellate; segue l`Australia con circa 300 tonnellate e altri paesi con valori molto più modesti (qualche decina di tonnellate). Le miniere in Brasile hanno fornito, al 2005, una produzione di sole 215 tonnellate annue di tantalio, ma si stimano riserve per 73.000 tonnellate (soprattutto all’interno dell’Amazzonia).
Le riserve africane dei due minerali non sono ancora state quantificate con esattezza, ma sembrano essere importanti. Il maggior produttore africano è il Mozambico con 260 tonnellate annue. Altri produttori africani sono Repubblica Democratica del Congo (provincia del Katanga), Nigeria, Rwanda, Uganda e Etiopia con produzioni annue inferiori alle 50 tonnellate. Un`area particolarmente interessata è la regione congolese del Kivu (sul confine centro-orientale della Repubblica Democratica del Congo) e i due stati confinanti, Rwanda e Uganda, anche se è molto probabile che i commercianti di questo minerale si vadano ad approvvigionare illegalmente nelle miniere congolesi. I proventi provenienti dallo sfruttamento più o meno illegale del coltan (ma anche dallo sfruttamento del legname pregiato e dal bracconaggio), vanno a finanziare le guerre civili nelle province orientali del Congo, ma anche di Rwand e Burundi. Nel 2002 l’Onu si è interessato alla vicenda, denunciando le compagnie impegnate nello sfruttamento delle risorse naturali del paese africano, in particolare la H.C Starck, controllata dalla Bayer.
Quindi alla causa della principale guerra in Congo, che dal 1998 ha ucciso più di 3 milioni di persone, ci sarebbe il coltan, prezioso minerale dall’aspetto della sabbia nera, che serve per la produzione di video camere, telefonini, playstation e in generale tutti gli apparecchi Hi-Tec. Inoltre il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale se si viene esposti al suo contatto per un periodo di tempo prolungato –nella Repubblica Democratica del Congo viene estratto a mani nude da uomini, donne e oltre 40.000 bambini in condizioni non dignitose, per un misero salario. Esiste anche un problema ambientale, infatti molte miniere si trovano nella zona di Kivu, fra Uganda e Rwanda, dove ci sono le ultime comunità di gorilla, minacciati dall`attività dell`uomo, il bracconaggio e le guerre fra tribù per contendersi le preziose miniere.
Gli Stati Uniti hanno cercato di porre rimedio a questa discussione con una legge approvata dal presidente Obama, che obbligherebbe molte società a intensificare i controlli sulla catena dei fornitori, peraltro difficile da attuarsi, a causa della lunga filiera e della quasi impossibilità di risalire alla fonte del prezioso minerale. A questo provvedimento ha risposto duramente la lobby americana dell`elettronica che hanno cercato di ammorbidire la legge per potet eludere al meglio questa disposizione.
Come dimostra il caso del Coltan, niente è gratis: la rivoluzione tecnologica ha aumentato gli standard di vita e la comodità di gran parte di noi, ma questo è stato possibile solo col sangue dei congolesi e rwandesi, coinvolti nella guerra per accaparrarsi il prezioso minerale, spesso fomentata dagli interessi delle principali aziende occidentali.