Colloqui di lavoro flash, 30 minuti per convincere il proprio selezionatore

Da una recente ricerca condotta da Robert Half, la più antica tra le società di ricerca e selezione di personale specializzato, emerge che i tempi per selezionare i candidati si sono ridotti, mediamente infatti bastano 30 minuti.

Analizzando i dati si evince che al selezionatore esperto non servono ore per capire se il candidato ideale ha le credenziali in linea con quelle ricercate. Tra i 100 responsabili di risorse umane intervistati il 49% dichiara di scegliere il candidato in meno di 30 minuti, l’altra metà concede invece 60 minuti al fine di approfondire ulteriormente il colloquio, solo il 2% considera possibile un incontro di 90 minuti.
Il colloquio face to face rimane dunque la fase decisiva del processo di selezione, ma il candidato deve riuscire a “fare colpo” sull’intervistatore in poche mosse.

Fondamentale è altresì il linguaggio del corpo, una stretta di mano vigorosa è l`inizio giusto per ottenere il posto di lavoro. Inoltre il sedersi in modo composto, l’evitare movimenti bruschi e il non gesticolare eccessivamente, indicherebbero una maggiore attitudine allo stress e una maggiore capacità di superare situazioni lavorative snervanti. Di contro abbassare lo sguardo ripetutamente, mentre il nostro interlocutore ci pone le domande, annuire eccessivamente ad ogni discorso, toccarsi in continuazione viso e capelli, sedersi in modo scomposto sarebbero segnali di insicurezza e ansia, considerato anche molto negativamente il gesto di incrociare le braccia durante la discussione in quanto indicherebbe chiusura.
Il curriculum qualificato e completo e la preparazione non sarebbero sufficienti specie quando il posto è ambito da molti candidati. Ecco che allora anche il linguaggio del corpo potrebbe permetterci di guadagnare punti con un potenziale datore di lavoro.
In sintesi dall’analisi emerge come il colloquio sia divenuto breve ed intenso. Indispensabile destare da subito curiosità nel nostro esaminatore, anche perché il  52% dei  responsabili risorse umane decide l’idoneità di un candidato col al massimo due colloqui.  Il 9% sceglie perfino con un solo colloquio.

Erica Venditti,
Dottore di ricerca in Ricerca
Sociale e Comparata.

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