Milano, 9 ottobre 2022. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari
Ancora una volta, e non poteva essere altrimenti, il nostro Future Dicembre, per non parlare di quello Marzo, e' stato "ricacciato" da oltre, addirittura, area 21200/300, resistenza importante e vecchio supporto.
La statistica parla chiaro in un trend dominante, in questo caso ancora negativo, i rimbalzi durano spesso non più di tre sedute (classico1/2/3).
La settimana è poi terminata con detto future, anche sotto i 20800/900.
Senza contare il percorso fatto poi dai mercati USA.
Necessita però essere veloci ed essere assistiti, come sono i nostri abbonati, con un timing attento e soprattutto su titoli che hanno un comportamento regolare simile al trend.
Se si vuole fare trading a breve, sugli assett azionari.
Cosa che appunto anche questa volta si e' puntualmente verificato.
Aperture in ribasso, previste lunedì 10 Ottobre mattina, anche per la pesantezza dei mercati USA di Venerdì sera in chiusura, con effetto domino anche su quelli Asiatici.
Sempre prevista la rottura dei Future Dicembre e Marzo dei 20000, con proiezioni verso i 18500/600 ed a seguire area 16500/16000. rispettivamente, come già scritto da prima della primavera estate.
Nulla cambia nelle nostre analisi e previsioni.
Unicredit&Intesa
Vediamo allora cosa può accadere sui due titoli principe, non solo settoriali, ma in generale e di mercato.
Sono appaiati, sia nei ribassi che nei rialzi, ma ora mostra più debolezza Intesa rispetto al competitor più importante, Unicredit.
Il titolo fa intravedere più pressione al ribasso da parte di mani forti e professionali, mentre al rialzo con volumi più bassi si affacciano gli scopertisti dell' ultima ora, che si ricoprono frettolosamente e con qualche acquisto al meglio (cioè al ...peggio) da parte degli incauti" tonnetti", che pensano, ahimè, di perdere il treno di un, improbabile, rialzo.
E si accodano.
Con i prossimi dati di Intesa, in uscita in Novembre, si capirà, forse, se il pre bilancio previsionale 2022, potrà sopportare o meno il solito elevato dividendo.
O se verrà ridimensionato, per i danni che emergeranno dal conflitto Russia Ucraina, per l' 'esposizione su detti mercati e per il rallentamento previsto dell' economia.
Molta prudenza quindi, soprattutto per UniCredit su cui diamo il suggerimento ....Astenersi.
Per Intesa, siamo in attesa della rottura degli psicologici 1,70, con arrivo a 1,66 e poi 1,62, ma solo in arrivo a breve medio termine agli 1,5850/1,5950, (cum cedola), si può con un po' più di sicurezza iniziare ad accumulare.
Il titolo si dovrebbe quindi appoggiare su un doppio minimo per lo meno eguale o superiore a quello raggiunto questa estate, a sua volta superiore a quello degli ultimi 12 mesi , che pare tenere molto bene detto livello.
Azimut&Fineco
Troppo periferici e sottili questi due pur ottimi titoli, per affrontare le burrasche autunnali (ed invernali) che pur con diversa intensità ci attraverseranno.
Preferiamo attendere, per uno stock picking attento, su questi due titoli, il raggiungimento di una base anche intermedia del nostro future Dicembre (18500/600) per poter valutare un primo modesto intervento, per poi intervenire più intensamente , solo verso il TP terminale , ormai stranoto, dei 16000/16500.
Re Dollaro
Si, certo, c' è questo rischio per il momento limitato all' ultimo mini range 0,96-0,9550/0,99-0,9950, che dovrebbe resistere nel breve termine salvo tentare di rompere gli 0,96/0,9550, più probabilmente, che gli 0,99/0,9950.
Almeno nel medio termine.
Come i nostri lettori abbonati ben sanno, si può imbastire un sano trading, anche con l' ausilio opzionario, ma sempre sotto la guida ed assistenza di un professionista Specialist indipendente.