Chi dice Medio Oriente dice posti di lavoro

In piena crisi economica globale molti Paesi mediorientali si distinguono per un eccezionale dinamismo, almeno sul fronte del lavoro: nell`ultimo anno nella regione i posti di lavoro sono aumentati del 14%, secondo i dati del Monster Employment Index riferiti a febbraio 2012.

Con la Primavera Araba molti Paesi arabi hanno deciso di investire nella creazione di posti di lavoro per garantire la pace sociale. Il primato spetta all`Arabia Saudita, con un aumento del 37%, seguita dall`Egitto, con un +31%. Bene anche il Kuwait dove i posti di lavoro sono aumentati del 12%. Trend opposto in Oman (-18%), negli Emirati arabi uniti (-13%), in Qatar (-12%) e in Barhein (-6%). I settori più dinamici, secondo il rapporto, sono l`istruzione, con un aumento dei posti di lavoro del 47%, la sanità (+33%), il settore finanziario e bancario (+28%) e quello dei media e delle comunicazioni (+26%). Paradossalmente diminuiscono le opportunità di lavoro nel settore petrolifero, che registra un calo del 21% in Medio Oriente nonostante si concentrino nella regione i giganti del petrolio e del gas. Anche il settore alberghiero perde posti di lavoro (-6%).
 
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