Certificata l`insolvenza di Banca Mb
La sezione fallimentare del Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza di Banca Mb. L`istanza di dichiarazione dello stato di insolvenza era stata depositata il 3 novembre scorso presso la cancelleria del tribunale dal commissario liquidatore dell`istituto, Bruno Inzitari.
Banca Mb si trovava in liquidazione amministrativa coatta dal 6 maggio 2010. Lo stato di insolvenza era emerso in fase di amministrazione straordinaria. Nell`udienza al tribunale fallimentare di Milano c`è stato l`intervento del pm Roberto Pellicano, che sta valutando anche eventuali profili penali per bancarotta nei confronti dell`ex management.
Banca Mb era una banca privata d`affari milanese, nata nel 2006 nella sua nuova formula. Il 16 novembre 2006 i consigli di amministrazione dell`allora Banca Mb e della Novagest sim, fondata nel 2004 da Fabio Arpe, approvarono il progetto di fusione e Arpe fu nominato amministratore delegato e direttore generale. L`operazione prevedeva una fusione per incorporazione di Novagest in Banca Mb, realizzata dopo un aumento di capitale di Novagest sim da 11 milioni di euro che ha comprato il 30% di Banca Mb. Nella compagine azionaria al momento della fusione erano presenti nomi quali Marco Greggio, Giuseppe Lovati Cottini, la famiglia Colleoni, Mariella Burani Fashion Group, Alerion, Banca Arner, Fondiaria-Sai. Tra i soci figuravano anche Giuseppe Garofano, Vittorio Coin e il Credito Sammarinese, mentre tra i suoi clienti spiccava il fiduciario svizzero Fabrizio Pessina. L`istituto era stato messo in amministrazione straordinaria dal ministero dell`Economia l`8 luglio 2009 e dopo una serie di proroghe dal maggio 2010 si trovava in liquidazione amministrativa coatta. La nuova Banca Mb era nata nel 2006 dall`integrazione con Novagest sim, società fondata nel 2004 da Fabio Arpe.
Il 6 novembre le assemblee dei soci delle due società avevano approvato il progetto di fusione, realizzato dopo un aumento di capitale di Novagest sim da 11 milioni di euro che ha comprato il 30% di Banca Mb. L`istituto si proponeva con servizi in tre differenti aree strategiche d`affari: capital market, investment banking e wealth management. Come detto lo stato di insolvenza era emerso in fase di amministrazione straordinaria, con un passivo di oltre 40 milioni di euro. La banca aveva sospeso tutti i pagamenti dal novembre 2010. Il commissario, comunque, ha già ripagato tutti i depositari e verranno pagati i dipendenti e i fornitori. Si era arrivati a questo risultato in quanto il commissario liquidatore era riuscito a portare avanti parallelamente due strade, da una parte la vendita dei crediti a Unicredit e dall`altra il ricorso al Fondo nazionale di garanzia. Con i 40 milioni di euro avuti dal fondo, il commissario ha avuto la possibilità di soddisfare tutti i depositanti, i sottoscrittori di obbligazioni, i titolari di conti correnti, mentre per quanto riguarda l`accordo con Unicredit, sono stati venduti al gruppo crediti facciali (nominali) per circa 440 milioni al prezzo di 280 milioni di euro. Alla dichiarazione dello stato di insolvenza si erano opposti alcuni manager dell`istituto.