C`è chi ha voglia di small cap

In contesti di crescita modesta del Pil, le azioni delle società a bassa capitalizzazione generano tipicamente dei rendimenti superiori a quelli delle altre tipologie societarie e pertanto le attuali condizioni economiche non rappresentano un particolare ostacolo per questa classe di asset, spiega Lauren Romeo, gestore di Legg Mason .

Anche facendo risalire la prospettiva storica addirittura alla Seconda guerra mondiale, ogni qualvolta negli Stati Uniti l`economia è cresciuta del 2,6% o meno, la performance delle aziende a bassa capitalizzazione ha battuto quella delle società a grande capitalizzazione il 95% degli anni.

Nel frattempo, se nel settore delle large cap i margini hanno già toccato i livelli più alti, la situazione è molto differente nella parte del mercato preferita da Romeo.

`Per tornare ai picchi che i margini hanno toccato in passato, le aziende small cap hanno ancora un potenziale di espansione incrementale che va dai 100 ai 150 punti base`, continua Romeo. `Se l`economia si mantiene su questo trend al rialzo, pur se molto graduale, a nostro avviso la crescita incrementale delle vendite metterà in moto un ulteriore miglioramento della leva operativa e quindi dei margini`.

Poiché nelle attuali difficili condizioni economiche anche le società di grandi dimensioni stanno lottando per crescere organicamente, molte di esse potrebbero vedere una opportunità di espansione con fusioni e acquisizioni, favorendo così le aziende di piccole dimensioni`, aggiunge Romeo, ricordando che i bilanci delle aziende Usa sono solidi come non mai, grazie al fatto che la percentuale del debito netto sul totale degli attivi è ai minimi storici. Anche questo è un fattore che potrebbe portare a una intensificazione dell`attività di F&A.

`Le società large cap tenteranno di sopperire alla lentezza della crescita organica con acquisizioni di small cap, il cui universo è sempre stato un ottimo terreno di caccia per questo tipo di operazioni`, dice Romeo.

Considerando i dati positivi sull`economia degli Stati Uniti, il gestore prevede una continuazione del trend rialzista e questo è un contesto nel quale in generale le società a bassa capitalizzazione superano i periodi difficili con ottime performance. Dal lancio dell`indice Russell 2000 nel 1978, nel settore delle small cap si sono verificate 17 correzioni di più del 10%. Nei successivi 6-12 mesi, i rendimenti medi delle società di piccole dimensioni sono stati rispettivamente del 30% e del 48%. Ciò suggerisce che questa classe di asset ha ancora della crescita da offrire.

Dopo un trimestre in cui nel settore a bassa capitalizzazione sono state le azioni delle società di bassa qualità a trainare il rally, ora quelle di qualità dovrebbero riprendere a guidare questo settore, dice Romeo.

`All`interno dell`universo small cap, le società di qualità, intese come quelle con i più alti ricavi sul capitale investito, hanno in questo momento quotazioni molto scontate rispetto a quelle di più bassa qualità`, conclude Romeo, aggiungendo che questa situazione si riproduce nel confronto tra le società di alta qualità a bassa capitalizzazione e quelle corrispettive a grande capitalizzazione`.

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