Carnival affonda anche in Borsa

Carnival, proprietaria di Costa Crociere, crolla in Borsa dopo aver annunciato che il naufragio della nave da crociera di fronte all`isola del Giglio costerà alla società fino 95 milioni di dollari. 

«Per l`anno fiscale che termina il 30 novembre l`impatto e il 2012 entrate per il mancato utilizzo dovrebbe essere di circa 85 - 95 milioni di dollari o 0,11 dollari, 0,12 dollari per azione. La società prevede inoltre altri costi per l`azienda che non è possibile determinare in questo momento». 

Intanto il titolo oggi è arrivato a perdere alla Borsa di Londra anche il 23%.

La Costa Concordia, che ha un valore vicino ai 450 milioni di euro (all`avvenuta commessa, nel 2004), non solo è assicurata da un pool di compagnie, una decina, ma vanta anche un`ulteriore copertura per passeggeri e personale dell`equipaggio. Per quest`ultima voce c`è una polizza di circa 3 miliardi di dollari. Tra i gruppi, secondo quanto riporta l`agenzia `Bloomberg`, figurano anche Assicurazioni Generali, Rsa Insurance e Xl Group: tutti e tre dovrebbero affrontare costi per circa 405 milioni di euro.

Nessun commento diretto da Xl «per ragioni di riservatezza», mentre un portavoce delle Generali ha dichiarato che «coprire questo tipo di rischi fa parte della nostra attività. Al contempo una prudente politica di riassicurazione limiterà l`impatto netto dello specifico sinistro ad un livello molto marginale».
 
La perdita assicurativa potrebbe oscillare tra 500 milioni e un miliardo di dollari, a seconda dei reclami che giungeranno alla società e dell`eventuale contraccolpo ambientale che l`incidente potrebbe causare nell`arcipelago toscano.
 
Gli operatori iberici e le agenzie specializzate del settore, come `Un mundo de cruceros` o `Logitravel`, sostengono invece che il naufragio della Costa Concordia provocherà una caduta della domanda di turismo da crociere, soprattutto in questi mesi invernali di bassa stagione, ma non avrà ripecussioni significative per numero di cancellazioni. 
Fa eco il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere Pierluigi Foschi: «Il naufragio avrà certamente un impatto sull`industria mondiale delle Crociere e ancora di più sulla nostra società, ma non credo che lascerà un segno permanente. Lascerà un segno ma non avrà conseguenze di lungo termine. La vacanza sulle navi è sicura». .
 
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