Canta la crisi, ecco il nuovo tormentone trash dalla rete
Un nuovo genio della musica canta la difficile situazione economica italiana.
Dicono di lui i critici:
Il testo sembra una sorta di manifesto generazionale contro la perniciosità aziendalista delle grandi multinazionali, che considerano l’individuo non più come un nucleo fornito di coscienza, ma come un mero numero nella catena di montaggio della produttività economica. Ma oltre alla pregnanza semantica, quello che colpisce è l’abile utilizzo della metrica libera e degli sbalzi tonali tipicamente “battiateschi” che Dario sa dirigere a sottolineatura del climax eidetico della sua originalissima Weltanschauung, come si può notare da alcune strofe:
“I dinosauri sono tutti qui / gli zombi / tutti attorno a me / senza far nessun rumore”
“Figli di uomini / influenti / fantocci senza cuore né anima / che orrore venire / a chiederti le ferie”
“Godiamoci / questomomentodinfelicesfrutamento”
Se passiamo oltre alcuni vizi di pronuncia del cantautore e tralasciamo un paio di variazioni grammaticali—che ci lasciano dubitare se si tratti di licenza poetica o lacuna linguistica—ci troviamo chiaramente di fronte al legittimo erede di Battiato e Sgalambro, condensati in una sola persona, Dario Margeli.
Ad ogni modo....godetevelo e fatevi due risate!
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