Cambi, volatilità in aumento
I mercati risultano essere fortemente nervosi, in grado di muoversi all`unisono in particolari momenti e capaci di mostrare forti decorrelazioni, di brevissimo periodo, che vanno poi a far muovere nuovamente i diversi strumenti finanziari nello stesso senso.
Cominciamo a notare dunque che quanto osservato nell`ultimo mese e mezzo sta continuando ad esistere e a verificarsi, con situazioni di avversione al rischio o di propensione al rischio che sono in grado di far muovere il dollaro (e di conseguenza tutto il resto che e` ``quotato`` utilizzando il biglietto verde) nella stessa direzione, soltanto quando le notizie che arrivano sono di interesse internazionale e non sono legate alla pubblicazione di un singolo dato macroeconomico (fatta eccezione per gli indici di fiducia e sull`occupazione, ancora in grado di farlo). I livelli tecnici risultano funzionare molto bene di fronte a scenari che vedono la continuazione delle comunicazioni relative alle diverse misure di austerity, i viaggi della Merkel in Grecia, le riunioni dell`Ecofin e chi piu` ne ha piu` ne metta come un corollario ad una situazione che non e` in grado di cambiare la aspettative di breve periodo degli investitori, che stanno cercando di spingere a ribasso il rischio, forse per andare ad acquistarlo meglio, ma che di fatto, stanno facendo scendere i mercati ed acuire le tensioni, soprattutto sul fronte obbligazionario. Oggi giornata tranquilla dal punto di vista macroeconomico, qualcosa arrivera` domani sul fronte bilancia commerciale americana, quindi potremo valutare la price action pura di mercato. Passiamo ora, come di consueto, a vedere i livelli tecnici piu` importanti per la giornata. EurUsd. La moneta unica europea e` riuscita a rompere a ribasso il livello di 1.2950 arrivando a 1.2910 e, dopo un tentativo di recupero non riuscito a tornare sopra le medie che hanno incrociato a ribasso e` tornato verso i minimi rompendo anche quell`1.2875 molto forte che seguivamo. Ora scambiamo intorno a 1.2850 e troviamo forti resistenze in area 1.2890 (punti statici e media a 21. Difficile operare in breakout rialzisti, che dovrebbero essere utilizzati come strategie difensive in caso di vendita sulle resistenze, tenendo conto che soltanto dopo 1.2910 la rottura prenderebbe forza fino a 1.2940. In caso di rottura a ribasso senza pull back delle resistenze, l`1.2835 fornira` buoni spunti operativi verso la figura. UsdJpy. Il dollaro yen, essendosi mantenuto sotto 78.50 non ha acquisito nessuno slancio rialzista ed ora ci troviamo all`interno di uno scenario che vede riduzione di volatilita` in atto, con 78.15 e 78.35 i livelli di confine. Per valutare rotture di essi, attenzione alla vicinanza dei livelli statici precedenti, che rendono le rotture ribassiste pericolose e che possono concretizzarsi sotto 78.10, mentre per quanto concerne i rialzi, 78.50 rimane il livello principale di resistenza, con un massimo precedente che passa intorno a 78.45 abbastanza lontano dal primo livello di rottura indicato da permettere un`operativita` piu` aggressiva (teniamo conto che si tratta comunque di pochi punti all`interno dei quali lavorare). EurJpy. Movimento molto simile all`EurUsd quello dell`EurJpy, che con un UsdJpy sostanzialmente fermo, non avrebbe potuto comportarsi che cosi`. I livelli di resistenza passano ora intorno a 100.85/101.00 (in caso di rottura potenziali salite verso 101.40), mentre in caso di rotture ribassiste dei minimi della notte, possibilita` di vedere l`avvicinamento a 99.70. GbpUsd. Se diamo uno sguardo allo Speculative Sentiment Index sulla sterlina inglese contro il dollaro americano, vediamo il mercato retail ancora sbilanciato sul lato corto di mercato, ma che ha ridimensionato parecchio il posizionamento short, gettando le basi per girarsi lungo di pound. Le variazioni percentuali giornaliere delle posizioni long infatti, hanno mostrato forti aumenti da ieri che, unitamente alla diminuzione di quelle short, ci fa comprendere come che era corto ha chiuso delle posizioni e che qualcuno ha cominciato a mettersi lungo, con stop sotto i livelli di supporto. Questo cambiamento di sentiment ha gia` cominciato a produrre i propri effetti, con il mercato che ha continuato a scendere e si e` portato sopra i livelli di supporto da seguire che risultano essere intorno a 1.5960. Una volta superato questo punto, le strade si aprono fino a 1.5935/00. L`area compresa tra 1.6000 e 1.60 1/4 potrebbe risultare molto forte a livello di resistenza. AudUsd. Buona la reazione del dollaro australiano sulla divergenza rialzista segnalata ieri, spunto tecnico esauritosi su un forte tentativo di rialzo non andato a buon fine (come sull`euro) che non e` stato in grado di rompere i livelli di massimo precedente. Il mercato sta ora formando una serie di massimi decrescenti che possono spingere i prezzi verso i minimi in area 1.0180. Una rottura a ribasso di questo livello porterebbe ad aumenti di volatilita` nell`ordine dei 25 punti, mentre se dovessero saltare le resistenze di 1.0230, avremmo a disposizione soltanto l`1.0250 prima di vedere salite, anche qui, di 25 punti. XauUsd. Raggiunto e superato il 1,770.00 indicato dopo la tenuta delle resistenze di 1,780.00. I livelli da considerare sono 1,760.00 e 1,767.40. Una loro rottura potrebbe portare, rispettivamente, verso 1,750.00 e 1,772.00, dove comincerebbero ad intervenire le prime resistenze (media a 100 che passa per 1,775.00 rappresenta il punto ultimo da considerare). USOil. Forte decorrelazione tra oro e petrolio vista ieri, con salite dell`oro nero che hanno raggiunto quasi quota 93.00 dollari/barile. Ora e` in atto una divergenza ribassista individuabile su un grafico orario, confermata in tarda serata, che vede potenziali obiettivi in area 91.50, dove interviene la ema 21, che se superata produrrebbe potenziali discese verso 91.00 e oltre. Buona dunque la possibilita` di sfruttare questo livello per acquisti che ripunterebbero ai massimi, con stop e reverse sotto il livello indicato.
A cura di Fxcm Italia